Allarme sottoccupazione per l’Italia: rimane sopra livelli pre-crisi
Piaga sottoccupazione per Italia e Spagna. L’ultimo Bollettino Bce dedica un focus sul lavoro part-time e nel dettaglio sul problema della sottoccupazione, ossia di quella fetta di lavoratori generalmente considerati parzialmente disoccupati o sottoutilizzati poiché il numero di ore per cui desidererebbero lavorare è superiore al numero di ore richiesto dai rispettivi datori di lavoro.
La Bce distingue tra lavoratori a tempo parziale che desiderano lavorare più ore e lavoratori che non desiderano farlo. Entrambe le categorie di occupazione a tempo parziale sono più comuni nei settori dei servizi e tra le donne.
La sottoccupazione è cresciuta in misura particolarmente consistente in Spagna e in Italia, durante la crisi. In Spagna si è osservato un afflusso verso la sottoccupazione dalle categorie della disoccupazione, dell’occupazione a tempo pieno e dell’occupazione a tempo parziale diversa dalla sottoccupazione. Il considerevole incremento della sottoccupazione durante la crisi è da attribuirsi, probabilmente, alle variazioni apportate alle normative sull’occupazione a tempo parziale nonché all’impatto della crisi sul reddito e sulla ricchezza durante la fase di flessione, che hanno dato luogo a un aumento dell’offerta di lavoro in termini di ore.
In Italia, la sottoccupazione potrebbe aver risentito delle misure introdotte dal Governo a supporto della riduzione delle ore. Nonostante il calo recente, la sottoccupazione rimane al di sopra del livello pre-crisi in Italia e in Spagna, mentre si colloca ben al di sotto di tale livello in Germania.
I tedeschi primi per occupazione part-time non associata a sottoccupazione
Tra i quattro maggiori paesi dell’area, la più alta quota di lavoro a tempo parziale rispetto all’occupazione complessiva è attribuibile alla Germania, che detiene anche il primato relativo alla quota di lavoratori a tempo parziale soddisfatti del numero di ore lavorate; in tale paese, il recente aumento dell’occupazione a tempo parziale non è stato associato alla sottoccupazione.
Lavoro part-time rappresenta il 22% dell’occupazione complessiva
Nell’area dell’euro, il ricorso all’impiego a tempo parziale è andato aumentando. La quota di lavoratori part-time è al momento pari al 22% circa dell’occupazione complessiva e l’occupazione part-time ha rappresentato circa un quarto della crescita netta dell’occupazione nell’ambito della ripresa del mercato del lavoro nell’area dell’euro (a partire dal secondo trimestre del 2013).