Andare oltre la flat tax, Tria spinge su riduzione tasse su classe media
Governo al lavoro sulla prossima legge di bilancio con l’obiettivo di ridurre il carico fiscale. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha sottolineato oggi come il progetto sul fronte fiscale debba andare oltre la Flat Tax. Intervenendo al Bloomberg European Capital Markets Forum tenutosi a Milano, l’esponente di spicco del governo giallo-verde ha sottolineato che le discussioni per una un’imposizone sul reddito personale che riduca il carico fiscale sulla classe media.
“Ci troviamo in uno stadio avanzato di progettazione di un’imposta semplificata sul reddito personale, che ridurrà significativamente il carico fiscale sulla classe media”, sono state le parole di Tria.
Tra le altre priorità indicate dal ministro c’è quella di aumentare gli investimenti pubblici ad almeno il 3% del PIL e contrastare la povertà. Il Governo, ha rimarcato Tria, continuerà inoltre a implementare riforme in diversi ambiti (giustizia, burocrazia, agenda digitale) volte a migliorare la robustezza dell’economia tricolore.
Confermato impegno su riduzione debito
Tutte le misure previste non andranno comunque a inficiare, promette Tria, l’impegno del governo sulla riduzione del debito. Trai cerca quindi di rassicurare ulteriormente i mercazti all’indomani del vertice tra gli esponenti di spicco del governo durante il quale il ministro dell’Economia sembra aver nuovamente difeso a spada tratta il target di deficit all’1,6% con le risorse per le riforme volute da M5S e Lega che dovranno arrivare principalmente dai tagli agli sprechi.
Focus su lungo periodo per recuperare gap di crescita
Tria si è soffermato sull’annoso problema di sottoperformance dell’Italia in termini di crescita economica . “Il governo italiano, pur rispettando gli impegni europei, intende tracciare un percorso bilanciato che tenga in considerazione i diversi bisogni sociali e requisiti economici per creare una solida base per una crescita di lungo periodo”, ha aggiunto Tria.
Il ministro dell’Economia ritiene essenziale che l’Italia alzi l’impegno sul fronte investimenti pubblici. Guardando sempre alla prossima legge di bilancio, il numero uno di via XX Settembre rimarca che l’attuale livello del 2% ed “è troppo basso. Il livello degli investimenti è caduto del 30% negli ultimi anni a causa di una recessione prolungata e della mancanza di spesa e ora bisogna andare almeno al 3% del PIL con gli investimenti pubblici che saranno quindi al centro della manovra”.