Arriva il nuovo Euribor: rivoluzione nel mercato dei mutui entro il 2020
Il mercato europeo dei mutui, sia retail che corporate, è in piena rivoluzione. Entro fine 2019 è infatti previsto il pensionamento dell’Euribor (acronimo di Euro Inter Bank Offered Rate, cioè tasso interbancario di offerta in euro), utilizzato per calcolare le rate di un mutuo variabile o di un finanziamento, e a Bruxelles si sta già lavorando alacremente per offrire ai mercati un nuovo benchmark in sostituzione di quello attualmente in uso.
E’ per questo che la Commissione europea ha già incaricato una task force specializzata in seno all’Emmi (European Money Market Institute, che governa le sorti dell’Euribor sin dalla sua nascita) di studiare una nuova metodologia di calcolo per il benchmark che possa essere “ibrida, affidabile e basata il più possibile sulle transazioni reali”, ha dichiarato Guido Ravoet, segretario generale dell’Emmi.
“L’obiettivo sarebbe quello di disegnare un nuovo schema già entro la fine del 2017 – ha proseguito Ravoet – cosi che la nuova metodologia possa entrare in vigore entro la fine del 2019”. Saranno infatti necessari due anni, almeno, per sperimentare il nuovo indice, sottoporlo alle varie Authority di vigilanza competenti e poi somministrarlo agli istituti di credito per prepararli al passaggio sia sostanziale che formale alle nuove metodologie.
La sostituzione del tasso non è facile. All’attuale Euribor, infatti, sono agganciati circa 180mila miliardi di euro di attivi: migliaia di pagine di contratti, di cui quasi mille miliardi di mutui, algoritmi e altri prodotti finanziari collegati.
Rimane tuttavia la necessità di una riforma della logica di calcolo: “passare dal metodo delle rilevazioni mattutine sui tassi applicati dalle banche per affidarsi ai prezzi reali, cioè alle transazioni effettivamente condotte sul mercato”, ha specificato Ravoet. Il rischio – ha concluso Ravoet – è quello che anche l’Euribor segua il destino del Libor, travolto dagli scandali.