Finanza Notizie Italia Assicurazioni vacanze studio, un fenomeno in aumento: come districarsi tra le polizze in base a età, durata e destinazione

Assicurazioni vacanze studio, un fenomeno in aumento: come districarsi tra le polizze in base a età, durata e destinazione

23 Luglio 2019 11:40

Vacanze studio con assicurazione. Sembra essere questa la tendenza che si sta facendo sempre più largo tra i coloro che decidono di trascorrere i mesi estivi all’estero per un corso di lingua e o per uno stage. Un momento spesso vissuto con apprensione dai genitori che preferiscono ricorrere a una polizza assicurativa contro gli imprevisti più comuni, come può essere il furto di una valigia.

Un’analisi condotta da Facile.it mette in evidenza come in soli 12 mesi sono aumentate del 25,9% le ricerche di coperture assicurative dedicate alle vacanze studio. Il comparatore ha confrontato i dati del periodo maggio-luglio 2018 con quelli dello stesso trimestre 2019, evidenziando come la domanda di informazioni e la visualizzazione dei preventivi abbiano subìto una vera e propria impennata. Coperture che tutelano dagli imprevisti più comuni e i costi variano in funzione della destinazione, della durata del soggiorno e delle garanzie scelte. Per un pacchetto completo che include responsabilità civile, spese mediche e assistenza viaggio, il costo per assicurare due settimane in Europa parte da 35 euro, che diventano 55 se si viaggia fuori dal Vecchio Continente, 65 se si scelgono Stati Uniti o Canada.

Come districarsi in base all’età, durata, destinazione e motivazione del viaggio

Il punto di partenza è l’età dato che generalmente si tratta di assicurazioni rivolte a un target con età massima pari a 25 anni (anche se determinate coperture sono attivabili già dai 6 anni), in alcuni casi le compagnie accettano di assicurare ragazzi fino a 30 anni (limite che sale a 35 anni per gli stage). Altra questione da tenere in considerazione è la motivazione del viaggio: le coperture sono normalmente valide per le vacanze a scopo di studio, ma in alcuni casi sono tutelati anche gli stage e le esperienze formative all’estero, purché non prevedano lo svolgimento di lavori classificati come ‘pericolosi’. Vengono applicate delle politiche diverse rispetto alla durata massima della copertura, con una variazione che va da 60 giorni fino a 12 mesi. Nel preventivo della compagnia, la differenza è determinata anche dalla destinazione del soggiorno. Costi, franchigie e massimali cambiano in base al Paese e, per alcuni, la copertura potrebbe non essere valida; spesso questo accade in caso di viaggio studio in Italia.

Dalle spese mediche alla perdita dei bagagli: ecco gli imprevisti coperti

La polizza vacanza studio tutela l’assicurato anche dalla perdita dei bagagli anche per furto, rimborsando il contenuto della valigia e, in alcuni casi, anche le spese sostenute dal ragazzo per l’acquisto di beni di prima necessità.  Bisogna però prestare attenzione ai massimali previsti: il rimborso potrebbe essere forfettario ed è bene sapere che non sempre sono inclusi tutti i beni. Per coprire smartphone, macchine fotografiche, computer e tablet, ad esempio, spesso viene richiesta una garanzia accessoria.

Ammalarsi all’estero è un altro rischio coperto dalle polizze assicurative. In casa di malattia, il giovane ha un’assistenza a 360 gradi, con una centrale operativa 24 ore su 24 a disposizione dell’assicurato non solo fornendo un primo consulto telefonico, ma anche, se necessario, indirizzando il ragazzo da uno specialista in loco o, altrimenti, inviando un medico a domicilio.

Se necessario, inoltre, la compagnia mette a disposizione un interprete e, nei casi più gravi o di ricovero, copre i costi del viaggio andata e ritorno di un familiare. Se non disponibili nel Paese ospitante, l’assicurazione provvede anche a inviare i medicinali urgenti. Restano escluse però patologie particolari e le cure odontoiatriche se non è stata sottoscritta una specifica garanzia aggiuntiva.

In caso di infortunio con invalidità permanente, a seconda della gravità del danno, la compagnia riconosce un indennizzo ma bisogna ricordarsi che in molti casi sono esclusi i danni derivanti dalla partecipazione a sport ad alto rischio. Non danno diritto a rimborso anche gli infortuni derivanti dall’assunzione di alcool o droghe né sono indennizzabili i danni causati dagli studenti stessi per risse o diverbi avvenuti tra loro o in caso di responsabilità diretta della famiglia ospitante o danni arrecati a proprietà di terzi affidati temporaneamente allo studente.