Asta 5G si chiude con incasso record da 6,5 miliardi, lotti più pregiati a Tim e Vodafone
Dopo 14 giorni di rilanci a suon di miliardi di è conclusa ieri l’ambita procedura per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per il 5G. A conclusione di ben 171 tornate di rilanci si è arrivati a un introito record da oltre 6,55 miliardi per il Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise), incasso superiore del 164% il valore delle offerte iniziali e del 130,5% la base d’asta. nel dettaglio i lotti per la banda 700 MHz FDD hanno raggiunto la quota di 2.039.909.188,00 euro; i lotti per la banda 3700 MHz hanno raggiunto quota pari a 4.346.820.000,00 euro; i lotti per la banda 26 GHz hanno raggiunto la quota di 163.693.070,00 euro.
La banda 3700 MHz è stata quella con maggiore competizione. Alla fine Tim e Vodafone, che saranno presenti su tutte le bande di frequenza, si sono aggiudicate i due lotti da 80 MHz sulla banda 3.7 GHz che erano quelli più appetibili in quanto subito disponibili.
Telecom Italia si è aggiudicata il lotto specifico (C1) di 80 MHz per 1.694.000.000,00 euro, Vodafone si è aggiudicata il lotto generico di 80 MHz per 1.685.000.000,00 euro, Wind 3 si è aggiudicata un lotto generico di 20 MHz per 483.920.000,00 euro e Iliad si è aggiudicata il secondo lotto generico di 20 MHz per 483.900.000,00 euro.
Complessivamente è stata TIM ad aggiudicarsi più lotti e di conseguenza la tlc che ha sostenuto lo sforzo economico maggiore per un totale di oltre 2,4 miliardi. Le frequenze su banda 3700 MHz, rimarca TIM in una nota, sono indispensabili per lo sviluppo delle infrastrutture e per la diffusione dei servizi UBB di nuova generazione. La banda 3700 MHz, già utilizzata per la sperimentazione avviata a inizio anno, è disponibile da subito; dal 2019 sarà disponibile la banda millimetrica 26 GHz, già “5G-ready” e utilizzata per rodare i primi servizi 5G.
“Grazie all’aggiudicazione di tutte e tre le frequenze in gara – rimarca l’Amministratore Delegato di TIM, Amos Genish – TIM consolida la sua posizione di leadership in Italia. Le nuove frequenze acquisite rappresentano un asset fondamentale per lo sviluppo futuro del Gruppo e contestualmente per la crescita della digitalizzazione del Paese. Le sperimentazioni avviate in questi anni hanno portato, unico caso in Italia, già a risultati tangibili e l’antenna accesa a Bari recentemente certifica il primato tecnologico di TIM. Proseguiremo nel nostro impegno per l’innovazione e siamo convinti di poter continuare ad offrire ai nostri clienti servizi sempre all’avanguardia e la migliore esperienza digitale disponibile sul mercato”.
“Intelligenza artificiale, realtà virtuale e aumentata, robotica sono i driver dell’innovazione del prossimo decennio, cui va aggiunta una rete di sensori, che saranno un trilione entro il 2025. Su questi pilastri si basa la trasformazione digitale che porterà alla creazione della Gigabit Society, in cui TIM continuerà a giocare un ruolo da protagonista in Italia”, ha concluso Genish.