Atlantia sulla vetta del Ftse Mib: mercato cavalca voci su “soluzione vicina” per futuro Aspi
Atlantia si accomoda in prima fila tra i migliori titoli del Ftse Mib, con il mercato che pregusta una soluzione più vicina per Autostrade per l’Italia (Aspi). Il titolo della holding della famiglia Benetton guadagna oltre il 4,6% a 13,62 euro, in vetta al Ftse Mib che sale dello 0,6 per cento. A parlare di una “soluzione vicina” nella trattativa tra Atlantia e il Governo è “Il Corriere della Sera” in edicola oggi. Secondo quanto riporta il quotidiano di via Solferino, il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture sarebbe pronto al confronto interno al governo. E se i tempi lo permetteranno il processo si potrebbe chiudere entro giugno. Il tema della revoca della concessione non sarebbe più preso in considerazione, in favore del cambio del controllo di Aspi (attualmente è controllata all’88% da Atlantia, mentre il rimanente 12% è suddiviso tra Edf, Silkroad e Allianz).
Certo, le questione sul tavolo e i nodi da risolvere, come segnala il quotidiano milanese, sono “il nuovo piano tariffario da applicare, più leggero del precedente ma tale da non pregiudicare la salute finanziaria della società; il nuovo piano di investimenti ordinari e straordinari; e il piu’ delicato nodo della multa-sanzione-risarcimento dopo la tragedia del ponte Morandi, che in varie forme sarà di qualche miliardo”. Una volta che verranno districati questi nodi sarà possibile passare alla valutazione degli assetti proprietari di Aspi. Il tutto una volta ricevuto l’ok dell’esecutivo e del M5S in particolare. Intanto F2i sarebbe già al lavoro con Atlantia per un possibile ingresso e si profila anche un intervento di Cassa Depositi e prestiti (Cdp). Con una valutazione di Aspi, secondo il “Corriere della Sera”, che varrebbe intorno ai “8-10 miliardi di euro. Con un limite minimo dato dal valore di un’impresa almeno in equilibrio economico, e uno massimo relativo alle richieste di Atlantia”.
L’opinione degli analisti
“Una soluzione negoziale risolverebbe il contenzioso col governo e dovrebbe portare ad un miglioramento del rating sul debito sia di Aspi (dipenderà dalle nuove condizioni regolatorie e dall`effetto Covid-19) che di Atlantia, la quale cedendo il 51% di Aspi annullerebbe il debito nella holding (4,9 miliardi di euro)”, commentano gli analisti di Equita che mantengono la raccomandazione hold su Atlantia (tenere in portafoglio), con un target price di 15 euro.
Secondo l’analisi di Equita, “il leverage del gruppo rimarrebbe elevato (oltre 5 volte D/EBITDA nel 2021) a causa di Abertis (per la quale stimiamo un D/EBITDA di 6,7 volte nel 2021), ma con un valore delle minority stakes significative in Aspi, Getlink, Hochtief (circa 6 miliardi)”. Anche Banca Akros mantiene invariata la raccomandazione acculate e il prezzo obiettivo a 17 euro su Atlantia e commentando le indiscrezioni stampa su Aspi scrive: “C’è ancora poca visibilità su questi negoziati e sulla loro conclusione. Il problema principale è chiaramente la valutazione Aspi”.
Da inizio anno il titolo è sceso di quasi il 35%, e il consensus degli analisti su Bloomberg indica per Atlantia il quasi il 41% di giudizi Buy e il 54,5% Hold, mentre solo 1 analista dice Sell. E in media il consensus raccolto da Bloomberg indica per il gruppo Atlantia un prezzo obiettivo a 19,84 euro con potenziale upside del 46,4 per cento.