Attenzione al debito, Visco richiama alla prudenza. Patuelli (Abi): più Ue o rischio Argentina
Dall’assemblea annuale Abi in corso a Roma arrivano chiari richiami a una prudente gestione dei conti pubblici. Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, e il presidente dell’Abi, Ignazio Visco, rimarcano nei loro discorsi l’importanza di tenere il debito sotto controllo prima di ogni considerazione di politica economica.
“Le politiche di sostegno alla domanda vanno dosate con cura, ponendo attenzione all’equilibrio dei conti pubblici e alla necessità di tenere sotto controllo la dinamica del rapporto fra debito e prodotto”, ha detto Visco che ritiene rischioso “basarsi solo su di esse nel tentativo di uscire dalla trappola della bassa crescita. Servono prudenza e lungimiranza, per evitare tensioni o possibili crisi e per non lasciare in eredità agli italiani di domani un debito più elevato e un reddito più basso”.
In precedenza Patuelli aveva avvisato sul fatto che in Italia, per diminuire la pressione fiscale, si deve ridurre il debito pubblico.
Spread pesa su tutti
Più Europa per evitare scenari da sudamerica. Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, non usa mezzi termini per avvisare circa i potenziali pericoli per l’Italia in caso di derive euroscettiche. Già la crisi politica di un mese e mezzo fa si fa sentire con il fardello dello spread che “impatta su Stato, banche, imprese e famiglie, rallentando la ripresa”, rimarca Patuelli nella relazione tenuta nel corso dell’assemblea Abi.
“La scelta strategica deve essere di partecipare maggiormente all’Unione Europea impegnando di più l’Italia nelle responsabilità comuni, anche con un portafoglio economico nella prossima Commissione Europea – sottolinea il presidente dell’Abi – . Altrimenti l’economia italiana potrebbe finire nei gorghi di un nazionalismo mediterraneo molto simile a quelli sudamericani. Patuelli cita esplicitamente il caso dell’Argentina che in primavera ha visto il tasso di sconto schizzare perfino al 40%. Con la Lira italiana, negli anni Ottanta, il tasso di sconto fu anche del 19%.
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, spinge per un’Unione bancaria con regole identiche, con Testi unici di diritto bancario, finanziario, fallimentare e penale dell’economia e con coerenza fra regole contabili e prudenziali.
“Occorre superare le contraddizioni a cui sono soggette le banche che debbono operare come banche d’Europa – rimarca Patuelli – con la Vigilanza unica, e contemporaneamente come banche con ancora nazionali e diversi diritti bancari, finanziari, fallimentari, penali dell’economia e soggette alla concorrenza dei diritti tributari”.