Bankitalia: anche Berlusconi scarica Visco, ecco i possibili successori
Si ingrossa la pattuglia parlamentare contro la riconferma di Ignazio Visco alla guida di Bankitalia. Oltre a Pd e M5S, anche Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ieri ha attaccato palazzo Koch. “Certamente Bankitalia non ha svolto il ruolo di controllo che ci si attendeva”, sono state le parole di Berlusconi.
Ieri è andato in scena un duro botta e risposta tra Renzi e governo sulla mozione partitsa dal Pd martedì. “Tutti sapevano tutto – ha ribadito Renzi intervenendo a Otto e Mezzo su La7 – . Il presidente del Consiglio mi ha telefonato per dirmi che secondo lui la mozione aveva dei punti da cambiare. Poi è normale che il leader del primo partito venisse incontro al governo”. L’ex premier ha inoltre affermato di non ritenere una sconfitta l’eventualità di una riconferma di Visco. Oltre a Renzi e M5S, ieri anche Silvio Berlusconi si è schierato contro la riconferma di Visco.
Pronta la replica di palazzo Chigi con la salvaguardia dell’autonomia di Bankitalia che sarà il criterio seguito da Gentiloni nella scelta del nome da proporre per il prossimo mandato alla guida dell’istituto di via Nazionale.
Ora usire dall’impasse sarà molto difficile per il governo. Un aiuto potrebbe arrivare dallo stesso Visco nel caso accettasse di fare un passo indietro, rendendo più semplice il delicato compito del premier. In tal senso Il Messaggero sottolinea come Paolo Gentiloni tiferebbe “per un autonomo passo indietro” del governatore di Bankitalia. Una mossa che aiuterebbe a trovare una soluzione, ora la situazione è del tutto incartata”, sostengono a palazzo Chigi secondo la ricostruzione del quotidiano romano.
Tale ipotesi deve però fare i conti con la posizione di Visco che non avrebbe intenzione di indietreggiare. “Un mio ritiro darebbe ragione ai miei detrattori”, avrebbe confidato ai suoi collaboratori.
Tra i possibili successori di Visco, il cui mandato scade il 31 ottobre, ci sono degli uomini interni a Bankitalia, ossia Salvatore Rossi e Fabio Panetta; tra gli esterni un papabile è Ignazio Angeloni del consiglio di vigilanza della Bce.
Economisti contro ingerenze della politica
Intanto 46 economisti si sono schierati contro la mozione presentata dal Pd sulla nomina del governatore di Bankitalia, ritenuta un “pericoloso, ingiustificato e inutile danno alla reputazione internazionale della Banca d`Italia e dell’intero Paese”. L’appello firmato da economisti quali Marcello Messori, Marco Onida e Gianni Toniolo, è stato pubblicato oggi sul Sole 24 Ore. la richiesta degli economisti, rivolta al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio, è di non assecondare l’irrituale mozione di alcuni gruppi parlamentari orientata ad aprire una nuova fase in Banca d’Italia.