Bankitalia: domanda debole, cala il numero di agenzie che ha venduto almeno un immobile
La quota di agenzie che segnala di aver venduto almeno un’abitazione nel trimestre gennaio-marzo è scesa per il secondo trimestre consecutivo passando dal 77,9% al 74,8 per cento. Nonostante questo nel complesso la domanda continua a essere moderata e le prospettive del mercato degli immobili per il trimestre in corso sono migliorate e si confermano ampiamente positive le attese nel medio termine. Questo quanto emerge dal Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia condotta dall’1 aprile all’8 maggio 2019 presso 1.476 agenzie.
Agenti: la maggior parte ha venduto case presistenti
Quasi il 90% degli agenti ha venduto solo abitazioni preesistenti, mentre è scesa a meno dell’1,0 per cento la quota di operatori che ha intermediato esclusivamente immobili nuovi. Per quanto riguarda le locazioni, la percentuale di operatori che hanno dichiarato di aver locato almeno un immobile nel primo trimestre è scesa dal 78,1% al 74,2 per cento, toccando così un livello storicamente basso. Tornando alle compravendite, il Sondaggio di Via Nazionale mette in luce come anche nel primo trimestre del 2019 non sono emerse pressioni al rialzo delle quotazioni degli immobilie il saldo fra la quota di operatori che segnalano un aumento dei prezzi di vendita e quella di coloro che ne indicano una diminuzione è rimasto negativo, pur in lieve riduzione rispetto ai tre mesi precedenti.
Il motivo principale per cui si decide di cessare l’incarico a vendere è la mancanza di proposte di acquisto a causa di prezzi ritenuti troppo elevati dai potenziali compratori si conferma, con una percentuale salita a 64,3 per cento da 60,7 nella precedente rilevazione. Di contro, secondo il 44,2 per cento delle agenzie la decadenza del mandato è attribuibile prevalentemente a proposte di acquisto a prezzi giudicati troppo bassi dal venditore e il 27 per cento (in aumento di quasi 5 punti percentuali rispetto alla scorsa rilevazione) all’attesa di prezzi più favorevoli. Inoltre il Sondaggio rivela come il mutuo ipotecario continua a finanziare la maggior parte degli acquisti (il 78,1 per cento) e copre il 74,1 per cento del valore dell’immobile. Il margine medio di sconto sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore è ancora diminuito (al 9,8 dal 10,5 per cento) mentre i tempi di vendita sono scesi lievemente al di sotto dei 7 mesi.
Le prospettive per il secondo trimestre
Le dinamiche previste in questo secondo trimestre 2019 sono improntate a un maggiore ottimismo perché la quota di agenzie che si attendono un peggioramento delle condizioni è scesa di 4,2 punti percentuali (a 6,1%) mentre un quarto degli operatori prevede un miglioramento. Restano ampiamente positive le attese su un orizzonte di medio termine (2 anni): la situazione del mercato nazionale migliorerebbe per più di un terzo delle agenzie. Nei tre mesi aprile-giugno, i nuovi incarichi a vendere aumenterebbero per il 23% degli operatori, a fronte di una quota esigua (6,6% di quanti se ne attendono una riduzione.