Bankitalia: sofferenze bancarie lorde ai minimi da luglio 2014
Sofferenze bancarie lorde ai minimi da luglio 2014. Secondo quanto emerge dal rapporto mensile “Banche e Moneta” elaborato dalla Banca d’Italia, a luglio le sofferenze bancarie italiane sono scese a 173,6 miliardi di euro, rispetto ai 192 miliardi di giugno. Si tratta del livello minore dal luglio 2014. A livello di sofferenze nette, il dato passa, invece, da 71,2 a 65,8 miliardi di euro. Bankitlia comunica inoltre che le sofferenze sono diminuite del 5,1 per cento su base annua (erano cresciute del 4,4 per cento nel mese di giugno); quando si corregge per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari le sofferenze risultano in crescita del 10,3 per cento (come nel mese precedente).
Sempre a luglio i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dell’1,5 per cento su base annua (1,2 per cento in giugno). I prestiti alle famiglie hanno mostrato una crescita del 2,7 per cento (2,6 per cento nel mese precedente), quelli alle società non finanziarie sono cresciuti dello 0,5 per cento (erano rimasti stabili in giugno). Quanto ai depositi del settore privato sono aumentati del 3,5 per cento su base annua (4,5 per cento in giugno); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 14,3 per cento.
Bankitalia si sofferma poi sui tassi di interesse: quelli sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,45 per cento (2,47 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,49 per cento. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati pari all’1,55 per cento (1,56 in giugno); quelli sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari al 2,14 per cento, quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,08 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,39 per cento.