Beppe Grillo: ‘Vogliamo riprendere in mano le tlc. Opposizione? Non c’è, rinfrancata dalle lobby’
Con una lettera al Fatto Quotidiano, parla dell’opposizione che non c’è, mentre in scena alla Versiliana con il suo spettacolo “Insomnia (ora dormo!)” affronta tutti i temi del momento, nave Diciotti compresa, ma anche l’eventuale nazionalizzazione di Autostrade. Anche qui, l’attacco alla sinistra è onnipresente. Il fondatore del M5S Beppe Grillo fa spettacolo alla Versiliana, ma allo stesso tempo sembra voler prendere le distanze dalla politica in quanto nel suo discorso, riportato da La Repubblica, non usa mai alcune parole, come “governo” o “Cinque Stelle”. La parola sinistra, per l’appunto, si sente invece piuttosto spesso, come quando dice che “noi facevamo battaglie di sinistra”, o mentre racconta la storia di quando andò a iscriversi “al Pd ma Piero Fassino ci chiuse la porta in faccia”.
E quando afferma che “oggi la sinistra è noiosa, non emoziona più nessuno, non ha parole”. Per non parlare del Jobs Act dell’ex premier Matteo Renzi, che “ha legalizzato lo sfruttamento del lavoro”. E, in tutto questo, quella stessa sinistra “oggi ci rompe il cazzo contro le nazionalizzazioni, invece noi vogliamo riprendere in mano settori centrali del nostro Paese come anche le telecomunicazioni”.
Grillo esprime dunque il suo punto di vista sulla gestione di Autostrade.
La lettera inviata al Fatto Quotidiano prende di mira l’opposizione. Che non c’è, per l’appunto:
“Un’esperienza di governo davvero singolare: l’Europa dell’establishment contro, il capitalismo finanziario, i media pure e nessuno sembra mancare all’appello, tranne l’opposizione. Non c’è l’opposizione, sembra di essere circondati da un gruppetto di prefiche (quelle che piangevano a pagamento ai funerali) e non di costruttori di alternative”, mentre “questo governo sembra stia tentando di colmare il vuoto sviluppando una sua opposizione interna: nazionalizzare o fare delle concessioni con delle regole a favore dei cittadini? Non è un dissidio, è un semplice confronto”.
“Però se vuoi sapere come la pensano davvero, devi andare a Rimini dove, comunque tu ci sia arrivato, Autostrade per l’Italia non ti abbandona mai, eccola ad accoglierti insieme agli altri sponsor maggiori del meeting di Cl”.
“Eccola l’opposizione, rinfrancata dal tono assolutorio della gran lobby: la fiducia nel confessionale della Compagnia Delle Opere non manca mai. Una forma di confessione particolarissima: invece di rimproverarti e punirti, l’ambiente spirituale della gran sagra sublima tutto in sagge parole, mentre i fantasmi di ieri l’altro cercano una qualche consistenza, almeno per la durata della festa riminese”.