Berlusconi Araba Fenice si candida a elezioni europee. Governo M5S-Lega? ‘Caos totale e masochista’
Silvio Berlusconi come l’Araba Fenice. Il paragone venne tra l’altro fatto dalla stessa ex showgirl Alba Parietti, nel dicembre del 2017 quando, interpellata dalla giornalista, conduttrice a e scrittrice Monica Setta sulla ‘resurrezione politica’ dell’ex premier, commentò: “Che Berlusconi fosse l’araba Fenice che risorge dalle sue ceneri era cosa già ampiamente nota. Ma il fatto che lui a 80 anni torni centrale o strategico sulla scena politica italiana la dice lunga sulla qualità della nostra sinistra. Ci sono leader che hanno “copiato” la cosiddetta presunta “piacioneria” del Cavaliere senza averne tuttavia la tempra originaria. Insomma, non c’è stata alternativa a Silvio in questi anni, sei d’accordo? La copia si è rivelata peggio dell’originale”.
Da allora è passato più di un anno e Berlusconi, già attivo da un pezzo nella scena politica, fa il grande annuncio: ha deciso di candidarsi alle elezioni europee.
E’ giovedì 17 gennaio 2019, la data che sigla la discesa in campo come candidato alle elezioni del leader di Forza Italia.
Dalla Sardegna, Silvio comunica: “Ho deciso di presentarmi alle Europee per portare la mia voce in un’Europa che va cambiata”. Una discesa in campo diversa da quella del ’94, tende a precisare, in cui il motivo fu “fermare i comunisti”.
“Bisogna cambiare questo governo – spiega l’ex premier – Nel M5s ci sono persone che non hanno esperienza, non hanno competenze. Sono come quei signori della sinistra comunista nel ’94… Non vedo nessuno a cui poter dare la fiducia”. Mentre invece, e qui il corteggiamento al leader della Lega e attuale vicepremier Matteo Salvini è evidente, “il centrodestra unito è vincente in Italia”: “E’ il futuro dell’Italia, dell’Europa, del mondo, con i suoi valori e le sue idealità”.
Berlusconi chiarisce le motivazioni che lo portano di nuovo sotto i riflettori in una lettera al Corriere della Sera che viene pubblicata oggi. Lancia il suo appello “all’altra Italia che alla politica chiede serietà e sobrietà, competenza e onestà, coerenza ed esperienza, anche io oggi ritorno a chiedere di scendere in campo, prima che sia troppo tardi, di fronte ai rischi del sovranismo, del pauperismo, dello statalismo, del giustizialismo che si ripropongono in forme nuove ma ancora più pericolose del passato”.
“Come l’Italia di cento anni fa così oggi la nostra patria vive ancora una volta un momento di confusione, di incertezza e anche di pericolo per la libertà. Penso davvero che un nuovo appello ai ‘liberi e ai forti’ a cento anni da quello di don Sturzo e a 25 anni dalla fondazione di Forza Italia sia oggi di drammatica attualità”.
“Sturzo credeva negli ordinamenti sovranazionali ma anche nelle autonomie locali: la sua era una visione basata sulla sussidiarietà, quindi sul rispetto del singolo, delle comunità locali, dei corpi intermedi, non credeva in un miope sovranismo ma neppure in un super Stato centralizzatore che annullasse le differenze, le specificità, le diverse identità locali. Io sono convinto dell’attualità di questa visione e me ne considero il fondatore”.
Insomma:”E’ indispensabile un’alta risposta civile e morale della parte migliore dell’Italia. Io ci sono, Forza Italia c’è. Vi aspettiamo”.
Stamattina torna protagonista anche con l’intervista rilasciata al Giornale radio Rai – Radio1, commentando il decretone appena varato dal governo M5S-Lega su quota 100 e reddito di cittadinanza:
“Prevedo degli scenari molto negativi perché nulla in questo decreto va nella direzione di aumentare lo sviluppo, la crescita e il sostegno dell’economia”. E la sua opinione del governo M5S-Lega è tutta in queste parole: “Su ogni cosa sono di pareri opposti e poi siamo dentro una situazione molto complicata, da maionese impazzita. C’è caos totale, un caos masochista”.
Sempre intervistato dal Giornale Radio Rai, Berlusconi precisa:
“Mi spinge il senso di responsabilità verso quello che sta succedendo in Italia, in Europa e nel mondo.
Oggi l’Europa non conta più nulla e quindi bisogna ritornare a farla contare per mantenere i valori della democrazia occidentale, quelli della nostra civiltà che rischierebbero di essere sottomessi a quelli dell’impero cinese che sono completamente diversi dalle conquiste fatte dagli antichi greci, dagli antichi romani, dalla tradizione giudaico cristiana per arrivare a uno stare insieme ottimale, in cui lo Stato è garante dei diritti dei cittadini e quindi non può intervenire per diminuirli o per cambiarli”.
Viene da pensare a una delle frasi che proferì in passato, quando disse per esempio che “la sinistra deve smetterla di dire che devo rimanere a casa, perché questo mi crea un gran disagio, avendo venti case non saprei in quale andare”.
E viene da pensare alle indiscrezioni che La Stampa ha riportato a fine anni, secondo cui l’ex premier Matteo Renzi avrebbe detto a Juncker: “Gli elettori? Li prenderò a Berlusconi”. Tra l’altro Renzi aveva fatto molto parlare di sé chidendo alla sinistra di chiedere scusa a Berlusconi: “Io adesso la dico. Lo so che ci rimanete male, ma adesso la dico, la dico, la dico: dobbiamo chiedere scusa a Silvio Berlusconi. Perché rispetto alle norme ad personam di Salvini, Berlusconi era un pischello”.
“Dobbiamo chiedere scusa a Silvio Berlusconi che faceva le norme ad personam più incredibili: ha fatto votare la nipote di Mubarak e via dicendo. Ma non ha mai fatto quello che ha fatto Salvini in questa settimana e ci metto dentro sigarette elettroniche, voto segreto sul peculato che cambia la sorte dei processi in cui sono implicati deputati della Lega, l’accordo sui 49 milioni e la querela solo per Bossi “
“Amici, lo dico forte, – aveva concluso Renzi dal suo profilo Facebook – la sinistra che ora sta zitta su Salvini dovrebbe chiedere scusa per par condicio a Berlusconi”.