Bio-on e tabacco: arriva il filtro naturale che blocca fino al 60% sostanze nocive
Bio-on pone le basi per una vera e propria rivoluzione nel settore del tabacco. La società bolognese, che ha portato sul mercato la bioplastica applicata in diversi ambiti, ha brevettato un liquido polimerico, naturale e biodegradabile al 100%, in grado di sostituire la triacetina utilizzata nei filtri delle sigarette di vecchia e nuova generazione. Due i benefici che si possono avere: da una parte sostituire i collanti attualmente utilizzati dall’industria del tabacco nei filtri per sigarette e dall’altra introdurre un elemento filtrante naturale che blocca fino al 60% gli agenti dannosi per il corpo umano (ROS o Reactive Oxygen Species), senza modificare il gusto della nicotina.
“Questa innovazione è destinata a rivoluzionare il settore del tabacco – dice Marco Astorri, fondatore e a.d. di Bio-on – e siamo molto orgogliosi del lavoro di squadra che è stato fatto negli ultimi 24 mesi dai nostri ricercatori in Italia, nella business unit Cns (Cosmetic, Nanomedicine & Smart Materials), e dagli scienziati dell’Università di Clarkson”. La triacetina è oggi utilizzata nelle sigarette in un quantitativo di circa 50 mg circa per unità e non può biodegradare naturalmente rallentando inoltre i progressi disgreganti degli acetati di cellulosa. Ogni anno vengono prodotte e vendute oltre 5,5 trilioni di sigarette tradizionali e 40 miliardi di sigarette di nuova generazione (not burn).
Bio-on si prepara a importanti accordi in un mondo industriale vasto come quello del tabacco, portando una soluzione efficace e sostenibile. Il gruppo, quotato da 2014 sull’Aim Italia, con una capitalizzazione che staziona poco sotto quota un miliardo, ha ammesso di essere già in contatto con le più grandi aziende produttrici mondiali di tabacco. La produzione del nuovo liquido polimerico è già iniziata nello stabilimento di Bio-on a Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna, inaugurato quasi un anno fa, e sarà rapidamente ampliata negli stabilimenti dei licenziatari che hanno già raggiunto accordi con Bio-on. Per la prima fase, la società è già pronta a produrre 15.000 tonnellate/anno (2019-20) e, alla luce del forte interesse che sta riscontrando, prevede di triplicare i quantitativi dal 2021.
Un annuncio che spinge al rialzo Bio-on in una giornata che parte con il freno a mano tirato per Piazza Affari: il titolo del gruppo bolognese dei biopolimeri avanza di oltre il 2,4% a 50,8 euro, con una capitalizzazione di circa 963 milioni di euro.
“L’esposizione ai ROS attraverso il fumo di sigaretta è un gravoso problema per la salute del fumatore – spiega Mauro, Comes Franchini, scientific director business unit Cns – i nostri ricercatori, in collaborazione con l’università di Clarkson, hanno trovato una soluzione efficace per bloccare nel filtro tali specie chimiche. La soluzione è naturale e amica dell’ambiente in quanto questi innovativi filtri sfruttano le caratteristiche chimico-strutturali dei poli-idrossi-alcanoati (PHA ovvero i biopolimeri sviluppati da Bio-on)”. Una innovazione che “è già industrializzata e prevede larghi consumi di PHA a scalare sul mercato globale del tabacco. Possiamo intraprendere nuove sfide per intrappolare molecole presenti nel fumo di sigaretta”, aggiunge Paolo Saettone, managing director business unit Cns.