Bitcoin & Co per pagare gli spazi di coworking o lo shopping online, ecco alcuni esempi in Italia
Bitcoin sempre più come sistema di pagamento per le spese di tutti i giorni, in alternativa al contante o alle carte. Se l’annuncio di Elon Musk sulla possibilità di acquistare un’auto Tesla in Bitcoin ha fatto scalpore qualche mese fa, non va dimenticato che molti circuiti, come Visa e Mastercard, si sono nel frattempo aperti alle criptovalute. L’ultimo esempio è PayPal, la cui app Venmo, uno dei servizi di pagamento digitale più popolari negli Stati Uniti (con oltre 70 milioni di clienti), consentirà ora di acquistare, detenere e vendere bitcoin e altri token digitali. Anche l’Italia segue, seppur a distanza, il progressivo spostamento delle criptovalute nel mainstream, di fronte alla febbre da Bitcoin che si è scatenata anche qui. Basta pensare che durante i primi tre mesi di quest’anno gli acquisti della valuta digitale da parte degli italiani sono aumentati del 320%, secondo i dati di Revolut. Ecco allora che alcune realtà commerciali si sono organizzate. Esistono infatti già alcuni esempi in cui si può pagare beni o servizi, come lo shopping online o lo spazio di coworking sotto casa, con monete virtuali.
L’esperienza di WeWork, lo spazio di coworking a Milano lo paghi in Bitcoin & Co
Se il posto di lavoro del futuro sarà ovunque, grazie allo smartworking, anche il metodo di pagamento si fa evoluto e flessibile. E’ l’esperienza di WeWork, fornitore di spazi comuni per il lavoro presente anche in Italia (per il momento a Milano), che ora abbraccerà una nuova economia accettando pagamenti in criptovalute selezionate. Collaborando con BitPay e Coinbase, l’azienda utilizzerà le monete virtuali per le transazioni in entrata e in uscita. Attraverso BitPay, un fornitore di servizi di pagamento in criptovaluta, WeWork accetterà Bitcoin, Ethereum, USD Coin, Paxos e diverse altre criptovalute come pagamento per molte delle sue offerte. A sua volta pagherà fornitori e partner in Bitcoin & Co, tenendole anche nel suo bilancio. “Ha perfettamente senso per noi espandere le opzioni che offriamo aggiungendo le criptovalute come forma di pagamento accettata dai nostri membri”, ha detto Sandeep Mathrani, CEO di WeWork.
Bitcoin per lo shopping online
Altra esperienza lanciata pochi giorni fa è quella di Storeden, che ha deciso di innovare il proprio servizio di ecommerce in cloud, aprendosi alle criptovalute. Si tratta di circa 3mila negozi virtuali, che aggregati rappresentano circa il 4% del commercio online in Italia, in tutto si parla di milioni di prodotti che ogni mese vengono comprati da 3,5 milioni di utenti, che ora potranno usare le criptovalute per il proprio shopping. “Bitcoin, Ethereum, Litecoin: sarà possibile comperare con una cinquantina di criptovalute in tutti i nostri negozi online – ha annunciato Marco Orseoli, partner manager di Storeden – Lavoriamo da tre anni a questo progetto, adesso siamo pronti a lanciarlo a livello nazionale grazie ad un accordo con CoinGate, una applicazione che rende tutto semplice”. Come? Basta fornire i dati della propria carta di credito o fare un bonifico per ottenere l’equivalente in criptovaluta da spendere online, il sistema converte i prezzi dei beni e dei servizi selezionati nella criptovaluta scelta e viene fornito l’importo finale all’acquirente. Il commerciante può scegliere di ricevere il pagamento in cripto, denaro corrente o con un pagamento misto.