Bitcoin: in Italia acquistata una Ferrari con la criptovaluta, concessionaria di Padova sorpassa Tesla
Ancora prima che Tesla annunciasse la sua volontà a investire 1,5 miliardi di dollari del suo bilancio nel Bitcoin e a iniziare ad accettare la criptovaluta come metodo di pagamento per i propri prodotti, in Italia si vendeva una Ferrari staccando un assegno digitale. Ebbene sì, una concessionaria nel padovano, la Veloce Classic di Padova, si era attrezzata per accettare la moneta virtuale come pagamento, tanto da attirare l’attenzione di alcuni clienti alto-spendenti, come quella di un cliente che ha deciso di acquistare una Ferrari 360 Modena pagando direttamente in Bitcoin, per la prima volta in Italia.
L’acquirente, tecnologicamente evoluto, ha apprezzato la capacità del concessionario di far fronte alla propria richiesta e di adattarsi alle nuove frontiere offerte dal mondo fintech, attraverso anche un rapido servizio che in poche ore ha permesso di processare la transazione. Il tutto è stato infatti reso possibile grazie alla collaborazione tra la concessionaria e la società tinkl.it (parte del gruppo The Rock Trading), che permette ad aziende, imprenditori e chiunque abbia una partita Iva di accettare pagamenti in bitcoin, ricevendo però un bonifico in euro, senza incombenze gestionali.
“Questo accordo può diventare la base per un’ulteriore diffusione della valuta digitale come sistema di pagamento oggettivamente riconosciuto”, ha commentato Daniele Pregnolato, CEO di tinkl.it.
Tutti pazzi per la criptovaluta?
Un fatto che evidenzia ancora una volta l’interesse nei confronti della valuta digitale come vero e proprio strumento di pagamento. La mossa di Tesla di investire nel Bitcoin e di iniziare ad accettare la criptovaluta come metodo di pagamento per i propri prodotti potrebbe infatti essere seguita da altre big del mondo tech e digitale, come Apple e Google. Ne è convinto Simon Peters, analista ed esperto di criptovalute di eToro: “La transizione verso il digitale sta accelerando – afferma – Ci aspettiamo di vedere altre realtà seguire le orme di Tesla, dal momento che i pagamenti in Bitcoin hanno sempre più senso per quelle aziende che vendono quasi esclusivamente online. (…) Crediamo che anche altre aziende cercheranno di fare altrettanto, utilizzando la criptovaluta sia come diversificatore, che come una sorta di polizza assicurativa per la svalutazione delle altre valute”. E intanto ieri è giunta la notizia della decisione di Mastercard di rendere più facile per i loro clienti l’utilizzo delle criptovalute direttamente nella rete di pagamenti.
Forte della fiducia che continua ad arrivare dal mondo corporate, il Bitcoin testa nuovi record storici. Nelle ore precedenti, i prezzi hanno superato la soglia di $49.000, livello più alto di sempre. Al momento, il Bitcoin avanza del 4,6% circa sopra i $47.100 punti, secondo le rilevazioni di Coindesk.