Bollette a 28 giorni: il rimborso per la fatturazione arriverà ad aprile. Ecco come funzionerà
Il rimborso delle bollette con fatturazione a 28 giorni ci sarà. Scatterà ad aprile, con la prima fatturazione a 30 giorni imposta dalle autorità, e si tradurrà sostanzialmente in un bonus di giorni gratis. E’ questa l’ultima decisione presa dall’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, verso i quattro principali operatori telefonici, vale a dire Telecom Italia, Vodafone, Wind Tre e Fastweb per quanto riguarda la telefonia fissa. Una decisione che aggira la sentenza del Tar del Lazio che aveva sospeso qualsiasi rimborso, almeno fino alla prossima udienza del 31 ottobre.
L’Agcom ha deciso di tornare sul tema delle bollette a 28 giorni, definendo un meccanismo di rimborso ben preciso. La sentenza del tribunale regionale del Lazio lascerebbe infatti gli utenti privi di una tutela immediata, in
quanto sarebbero costretti ad aspettare molti mesi prima di vedersi riconosciuto un rimborso, e nel frattempo non sarebbero nemmeno pienamente liberi di migrare verso altri operatori. Infatti, se si dovesse cambiare operatore prima della conclusione dell’iter giurisdizionale, sarebbe ancora più difficoltoso rivolgersi all’ex fornitore per ottenere il rimborso. Una situazione che sta creando, nella realtà, un effetto anti concorrenziale e paradossale di costringere gli utenti a subire anche l’aumento dei canoni mensili che l’operatore ha già preannunciato col ritorno al ciclo di fatturazione mensile. Per queste ragioni l’Agcom ha adottato un provvedimento di diffida che, nel rispetto dell’ordinanza del Tar, garantisca un immediato effetto risarcitorio ai consumatori e al tempo stesso non abbia impatti sugli equilibri finanziario-contabili delle aziende.
Come funziona il rimborso
Il rimborso delle bollette con fatturazione a 28 giorni si tradurrà sostanzialmente in un bonus di giorni gratis. I diversi operatori dovranno rimandare la decorrenza della prima fattura mensile (o di multipli del mese) per un numero di giorni pari a quelli erosi a partire dal 23 giugno scorso (giorno in cui è scattato l’obbligo di adeguarsi alla fatturazione a 30 giorni). E dunque, volendo esemplificare, nel caso di una fattura emessa ad aprile con decorrenza dal 1° aprile al 30 aprile e in presenza di una erosione pari a 15 giorni, la decorrenza della fattura dovrà essere posticipata al 16 aprile e conseguentemente il periodo fatturato dovrà risultare quello intercorrente dal 16 aprile al 15 maggio.
Questo meccanismo garantisce, da un lato, il diritto degli utenti di ottenere un immediato rimborso senza dover ricorrere a procedure contenziose e rimanendo liberi di poter cambiare operatore, una volta ottenuta la compensazione. Dall’altro, non impone la restituzione diretta delle somme dovute, ma la mera detrazione in bolletta dei giorni precedentemente erosi, così da incidere meno sugli equilibri economici delle aziende, risultando meno gravosa.