Btp anti-Covid, Tesoro cerca sponda nelle famiglie per finanziare l’extra debito
Il Tesoro scopre le proprie carte e prepara un’importante novità dedicata ai risparmiatori italiani. Un nuovo strumento che si andrà ad affiancare ai BTP Italia con più di un’emissione nel corso di un 2020 che vedrà l’Italia costretta ad aumentare la potenza di fuoco delle emissioni per far fronte all’extra debito che si andrà a creare con gli effetti della crisi Covid-19. Necessità ancora più impellenti se effettivamente l’Italia non attingerà ai 36 miliardi di euro previsti dal nuovo MES Light per le spese sanitarie.
Possibile detassazione per il nuovo strumento
Nessun dettaglio ancora sul nuovo strumento, ma tutte le premesse fanno pensare a un titolo di Stato ad hoc per le famiglie con l’intento di andare a stanare la montagna di 1.400 miliardi di euro fermi sui conti correnti e depositi degli italiani. Il vice ministro dell’Economia, Antonio Misiani, già nelle scorse settimane aveva fatto presente questo intento e ieri nelle nuove linee guida di gestione del debito è spuntato questo nuovo strumento per le famiglie che potrà essere proposto più volte durante l’anno.
Rimangono i pilastri del programma di emissioni diffuso lo scorso dicembre, con nuovi BTP in dollari e l’avvio dei Green Bond che rimangono in agenda, ma la priorità adesso è attirare i piccoli investitori in modo da raccogliere il più possibile per fronteggiare l’emergenza attuale. Per far ciò si ricorrerà con ogni probabilità a modalità agevolate, ossia una tassazione ancora più agevolata. Nei giorni scorsi il numero uno dell’ABI, Antonio Patuelli, aveva parlato di detassazione in generale per i titoli di Stato, e anche dalla politica arrivano segnali in tal senso con Matteo Salvini che nelle ultime settimane ha più volte proposto i ‘Bot di guerra’ con tassazione azzerata.
Tra le altre mosse che il Tesoro intende implementare c’è l’introduzione di un collocamento aggiuntivo riservato agli specialisti, che potrà riguardare la riapertura di titoli già emessi nelle aste ordinarie. L’idea è di effettuarlo nelle settimane lasciate libere dalle aste ordinarie che a loro volta saranno rimpinguate con emissioni più consistenti su tutte le scadenze come fatto già questo mese con due maxi-emissioni di Bot e Btp da 9,5 mld di euro ciascuna e il ritorno dopo 7 anni del Bot a tre mesi.