Finanza Notizie Italia Buonuscite record: c’è chi batte i 13 mln del ceo di Atlantia, ecco la classifica

Buonuscite record: c’è chi batte i 13 mln del ceo di Atlantia, ecco la classifica

18 Settembre 2019 16:16

Dopo le indiscrezioni è arrivata la conferma ufficiale: l’amministratore delegato di Atlantia Giovanni Castellucci ha rassegnato le dimissioni. Una risoluzione consensuale quella tra il numero uno e la holding della famiglia Benetton, recentemente sotto pressione per le indagini in corso a seguito del crollo del Ponte Morandi e il conseguente braccio di ferro intercorso con il governo sulla questione della revoca delle concessioni autostradali.

La buonuscita di Castellucci da Atlantia

L’accordo di uscita dell’amministratore delegato di Atlantia Giovanni Castellucci – si legge nella nota della stessa società – prevede la corresponsione di un importo a titolo di incentivo all’esodo pari alla somma complessiva lorda” di 13,095 milioni di euro. “Il suddetto importo è calcolato sulla base del contratto in essere in riferimento ai compensi dovuti a Castellucci in caso di recesso, come riportato nella Relazione sulla Remunerazione, considerati inoltre i sistemi di incentivazione monetari di cui questi è beneficiario”. Il pagamento di tale importo, continua la nota, avverrà, subordinatamente all’espletamento di specifici adempimenti connessi al procedimento di conciliazione, in 4 rate di cui la prima contestualmente alla sottoscrizione dell’accordo, la seconda il 2 gennaio 2020, la terza il 2 gennaio 2021 e la quarta il 2 gennaio 2022.

Le altre buonuscite stellari

Se impressiona la buonuscita di Castellucci alla guida di Atlantia per 18 anni, ci sono alcuni suoi colleghi che hanno preso cifre molto più generose. Nella top ten dei divorzi d’oro di Piazza Affari al primo posto si piazza Cesare Romiti che per i suoi 24 anni alla guida della Fiat ha incassato un maxi assegno da 105,3 milioni di euro. In confronto a quella di Romiti tutte le altre buonuscite sembrano irrisorie. E’ il caso di Alessandro Profumo che ha ricevuto 40,4 milioni di euro all’uscita da UniCredit, seguito da Matteo Arpe (37,4 mln) per i suoi 7 anni in Capitalia. Nella classifica troviamo anche Luca Cordero di Montezemolo con 27 milioni per i 13 anni in Ferrari,  Flavio Cattaneo si piazza al quinto posto (25 milioni ) e a seguire Paolo Cantarella (20 milioni) per 25 anni in Fiat, Roberto Colaninno (17 milioni) per 15 anni in Olivetti e Cesare Geronzi (16,7 milioni) per un anno in Generali. Chiudono la classifica Giovanni Bazoli (15 milioni) per 25 anni in Banca Intesa, e Carlo Puri Negri (14 milioni) per 20 anni in Pirelli Re. Ma è Flavio Cattaneo che conquista il primato, finora, per la celerità con cui è riuscito a maturare il maxi-assegno, ossia un 1 anno e 4 mesi di lavoro in Tim.