Carige: se Credit Agricole si muove nell’ombra, Bper non sta a guardare. Oggi il verdetto Fitd
Giornata campale per il futuro di Carige, ma anche per il futuro di Bper e, molto probabilmente, per quello di Credit Agricole: è prevista per oggi la riunione dell’Fitd, maggiore azionista della banca ligure con una quota dell’80%, per esaminare le offerte “preliminari e non vincolanti”, che ha comunicato di aver ricevuto, in una nota diffusa la settimana scorsa.
Il Fondo non ha voluto commentare le indiscrezioni riportate dalla stampa sulla discesa in campo dei ‘francesi’ di Credit Agricole, che l’anno scorso hanno già inglobato nel loro gruppo il Credito Valtellinese (CreVal). Ma ha comunque parlato di ‘offerte’, ammettendo dunque che sono arrivate altre proposte, oltre l’unica finora ufficiale: quella di Bper, istituto modenese guidato da Pietro Montani, controllato per il 19% da Unipol di Carlo Cimbri.
Nel comunicato della settimana scorsa l’Fitd ha fatto riferimento, per la precisione, a offerte “subordinate, tra gli altri, allo svolgimento di attività di verifica e di due diligence e che contemplano la concessione di diritti di esclusiva”. Quei diritti di esclusiva che erano stati negati a fine anno a Bper, già reduce da un no alla sua proposta , in quanto non conforme allo statuto del Fondo.
C’è da dire che Bper era rimasta comunque nella partita per Carige, in quanto, a dispetto del no dell’Fitd aveva continuato a manifestare interesse per la banca ligure, dicendosi disponibile ad approfondire e a fornire chiarimenti al Fondo.
In pratica però, nelle ultime sessioni, mentre si rincorrevano sempre di più i rumor sull’interesse di Credit Agricole – finora ancora non ufficializzato, così come quello del fondo Cerberus – Montani & Co non avevano presentato alcuna offerta ulteriore, non nascondendo la loro stizza per quel boom di Carige in Borsa che, dalla data della presentazione della loro offerta del 14 dicembre al 5 gennaio scorso, era stato di ben +22%, sulla scia di indiscrezioni varie e, dunque, di speculazioni al rialzo sul titolo.
Bper aveva contattato a fine anno la Consob, chiedendo alla Commissione di fare chiarezza proprio sulla presenza di altre proposte di interesse a favore di Carige.
Carige: Bper migliora l’offerta, sfida aperta con Credit Agricole?
Nelle ultime ore, Bper avrebbe poi finalmente deciso di agire e di migliorare l’offerta per Carige, rinunciando alla richiesta al Fondo di ricapitalizzare Carige con 1 miliardo di euro – visto il rifiuto dell’Fitd proprio su tale richiesta – e chiedendo secondo quanto riportato da fonti stampa, un onere inferiore, di circa 600-700 milioni (dunque, il massimo consentito dallo statuto del Fondo).
In questo modo si sarebbe messa in una condizione pari a quella di Credit Agricole Italia che, sempre secondo indiscrezioni, avrebbe chiesto all’Fitd una capitalizzazione in linea con lo statuto, pari a 700 milioni di euro.
Se le indiscrezioni fossero confermate – e toccherà oggi al Fondo comunicarlo al termine della riunione – e se Credit Agricole confermasse il suo interesse, a quel punto sarebbe sfida aperta tra Bper e la banca franco-italiana guidata da Giampiero Maioli, che ha già irritato i populisti paladini dell’italianità di Carige.
In borsa, la prospettiva di un duello tra i due istituti ha fatto bene invece al titolo Carige, che in una sola seduta si è infiammato fin oltre il 12%, superando lo stesso prezzo dell’Opa (residuale) di Bper, pari a 0,80 euro. Il mercato continua a credere alla battaglia per la conquista della banca, come si evince anche oggi dal trend del titolo, che a Piazza Affari di oltre il 4%. E’ in rialzo anche Bper (+1,2%), mentre Credit Agricole fa +0,40%.