Caro bollette: +55% l’elettricità a inizio 2022. Le misure da governo e operatori per famiglie e imprese
Una crisi energetica senza precedenti investe tutta Europa e anche l’Italia. Il caro bollette rappresenta una minaccia non solo per famiglie e imprese, ma anche per piccoli e grandi comuni tanto che stasera si spegneranno le luci in diverse città per protesta. L’iniziativa lanciata dall’Anci coinvolge tutta Italia: Milano, Torino, Firenze, Roma, Palermo, e ancora comuni della Lombardia, Puglia, Piemonte, Liguria, Veneto, Lazio e Calabria. Una situazione drammatica che emerge anche dai numeri snocciolati dal il Presidente di Arera, Stefano Besseghini, audizione alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori.
Nei servizi di tutela il costo dell’energia per famiglia nel corso del primo trimestre 2022, dice Besseghini, è aumentato del 55% per la bolletta dell’elettricità e del 41,8% per quella del gas rispetto al trimestre precedente. Questi incrementi risultano “ancora più significativi se valutati rispetto ai livelli del corrispondente trimestre dell’anno scorso”. Infatti per quel che riguarda l’energia elettrica, il prezzo di riferimento per il cliente tipo “è passato da 20,06 centesimi di euro per kWh” nel primo trimestre 2021 “a 46,03 centesimi di euro per kWh” nel primo trimestre 2022 e, per il gas naturale, “da 70,66 centesimi di euro per metro cubo a 137,32 centesimi di euro”.
Caro bollette: cosa farà il governo Draghi
Certamente l’Esecutivo non starà a guardare. Secondo quanto riportato dal Sole24Ore (e già discusso nei giorni scorsi) il Governo Draghi starebbe lavorando alle ulteriori misure a favore della riduzione del costo energetico in bolletta. L’intervento, che potrebbe cubare 5-7 miliardi conterrebbe oltre alle già anticipate misure sull’aumento della produzione gas, la fiscalità e gli oneri in bolletta anche un’ipotesi di scambio per gli industriali che a fronte del benefi cio di circa 25TWh di energia rinnovabile consegnata al GSE e da questo trasferita agli industriali a prezzi calmierati, questi si impegnerebbero a realizzare 12 GW fotovoltaico e 5GW di eolico attraverso contratti di lungo termine (PPA), contribuendo alla decarbonizzazione e al raggiungimento dei target green. Il meccanismo non è ben delineato e va quindi esaminato nei dettagli dice Equita secondo cui però l’ipotesi potrebbe essere un elemento positivo per gli operatori Renewables (Enel, Erg, Falck, Alerion, A2A, Iren) che potrebbero entrare in negoziazione con gli industriali per la realizzazione degli impianti a fronte dei PPA (che saranno a notevole sconto rispetto ai prezzi di mercato).
In ogni caso, i fornitori cercano di correre ai ripari e aiutare i clienti. A tal proposito si segnala l’iniziativa di Eni gas e luce, da marzo Plenitude, in supporto a tutti i clienti che si trovano in difficoltà nel rispettare le scadenze delle bollette di energia elettrica e gas emesse in questo periodo. In particolare, le misure adottate dalla Società risultano migliorative e riguardano la possibilità di ottenere una rateizzazione con un numero di rate variabili in funzione dell’importo, senza percentuali minime di acconto e senza applicazione di interessi e spese.