Caro spesa e corsa ai prezzi degli alimentari: ecco la classifica dei prodotti con i maggiori rincari
Il mese di luglio è partito con una doccia fredda per l’economia italiana che ha incassato una ulteriore accelerazione a sorpresa dell’inflazione. A mettere nero su bianco i numeri l’Istat che ha indicato come nel mese di giugno l’inflazione sia accelerata di nuovo salendo a un livello (+8%) che non si registrava da gennaio 1986 (quando fu pari a +8,2%).
“Le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi dai beni energetici agli altri comparti merceologici, nell’ambito sia dei beni sia dei servizi. Pertanto, i prezzi al consumo al netto degli energetici e degli alimentari freschi (componente di fondo; +3,8%) e al netto dei soli beni energetici (+4,2%) registrano aumenti che non si vedevano rispettivamente da agosto 1996 e da giugno 1996”, segnalano dall’Istat che suggerisce che allo stesso tempo l’accelerazione dei prezzi degli alimentari spingono ancora più in alto la crescita di quelli del cosiddetto “carrello della spesa” (+8,3%, mai così alta da gennaio 1986, quando fu +8,6%).
Caro spesa: ecco la classifica dei prodotti che sono aumentati di più
Intanto in Italia è sempre più ‘caro spesa’, con i prezzi al dettaglio dei beni alimentari che hanno registrato nell’ultimo mese nuovi pesanti rincari, e alcune voci che segnano incrementi annui vicini al 70%. A lanciare l’alert Assoutenti che, sulla base degli ultimi dati Istat sull’inflazione, ha stilato la mappa dei rincari che si sono abbattuti sulla spesa alimentare degli italiani. La situazione dei prezzi in Italia è sempre più preoccupante. Come afferma il presidente dell’associazione Furio Truzzi “a causa dei rincari nel settore alimentare, oggi una famiglia deve mettere in conto una maggiore spesa pari a +681 euro annui solo per cibi e bevande, una stangata per porterà i ceti più deboli a tagliare la spesa per l’alimentazione ed incrementerà il tasso di povertà in Italia”.
L’analisi di Assoutenti parte dall’olio di semi i cui prezzi a giugno hanno registrato aumenti del 68,6% su base annua, mentre il burro è salito del 27,7%, seguito dalla farina con +20,5%. La pasta costa in media il 18,3% in più, il pollo il 15,1% in più mentre il prezzo del riso è salito del 13,7%. Dall’ondata di rincari non si salvano nemmeno i gelati (+13,4%), i succhi di frutta (+9,4%) e l’acqua minerale (+8,3%). Solo per la frutta fresca, che a giugno che ha mostrato aumenti del 10,9%, una famiglia di 4 persone spende in media 68 euro in più all’anno, per la verdura (che sale dell’11,8%) la maggiore spesa è di +115 euro all’anno.
CLASSIFICA RINCARI ALIMENTARI
Olio di Semi 68,6%
Burro 27,7%
Farina 20,5%
Pasta 18,3%
Pollo 15,1%
Riso 13,7%
Uova 13,6%
Patatine Fritte 13,5%
Gelati 13,4%
Frutti di mare 12,5%
Latte conservato 12,1%
Verdura fresca 11,8%
Pane 11,3%
Frutta fresca 10,9%
Pesce fresco 10,3%
Succhi di frutta 9,4%
Zucchero 9,2%
Latte fresco parzialmente scremato 8,3%
Acque minerali 8,3%
Olio di oliva 8,3%
Salse e condimenti 7,9%
Yogurt 7,9%
Patate 7,4%
Formaggi 7%
Caffè 6,2%
Marmellate 5,8%
Birra 4,8%.