Carte di credito a confronto tra costi, limiti di utilizzo e vantaggi. Quale tipo di carta è più adatto?
Il governo sta delineando i contorni del nuovo cashback, il rimborso previsto per le spese effettuate con pagamenti tracciabili. Secondo le ipotesi allo studio, stavolta, i rimborsi saranno incassati subito tramite l’app IO e saranno riconosciuti soltanto per gli acquisti oggetto di detrazione fiscale (ad esempio le spese mediche e sanitarie) e non per tutte le spese effettuate in negozio pagando con carta invece che in contanti. Il meccanismo punta, in ogni caso, ad agevolare il riconoscimento delle detrazioni.
SOStariffe.it e Confrontaconti.it hanno posto a confronto le principali tipologie di carte di pagamento con l’obiettivo di offrire informazioni precise su costi, vantaggi e limitazioni delle opzioni a disposizione degli utenti. Lo studio ha preso in considerazione cinque tipologie di carte pagamento: le carte conto con IBAN, le carte di credito a rate, le carte di credito a saldo, le prepagate, e le carte di debito. Per ciascuna carta sono state considerate le variazioni medie di costi e margini di utilizzo: dal canone mensile all’attivazione, dai prelievi ATM alle commissioni POS. Sono, quindi, stati valutati vantaggi e svantaggi. In generale, dice lo studio, rispetto al 2021, il costo di attivazione è diminuito fino a scomparire in alcuni casi. Lo stesso vale per le commissioni al prelievo all’ATM dalla stessa banca che ha rilasciato la tessera (fatta eccezione per le prepagate). Il costo per il prelievo da ATM di altre banche non ha subito oscillazioni significative. Anche usare la carta con POS resta gratuito. Per i costi di mantenimento e, in particolare, il canone mensile si registra un andamento non lineare. Alcune tipologie di carte sono oggi più economiche mentre per altre il canone medio è aumentato.
Ad ogni necessità la sua carta: l’indagine di SOStariffe.it e Confrontaconti.it
Il costo per l’utilizzo della carta di credito con POS è sempre gratuito, per pagamenti in euro, come lo scorso anno. Pertanto, se vogliamo utilizzare la nostra carta di pagamento per ottenere il cashback di Stato è meglio prendere in esame le altre peculiarità di ciascuno strumento. Ogni utente può scegliere l’opzione migliore in base alle proprie necessità, valutando tra le cinque categorie di carte di pagamento analizzate.
I costi di mantenimento più bassi sono registrati dalle carte prepagate e dalle carte di debito (ma in questo caso c’è da considerare il canone del conto corrente abbinato). Per quanto riguarda i prelievi all’ATM, invece, le carte di credito, sia a saldo che a rate, sono svantaggiate dall’applicazione di una commissione percentuale. Per queste operazioni, le carte conto con IBAN risultano le più economiche, seguite dalle carte di debito.
Analizzano i limiti di utilizzo, invece, il plafond mensile più alto viene registrato dalle carte di credito a saldo (dove il plafond è spesso personalizzabile con un conseguente aumento dei costi di mantenimento). Per prelievi di importo consistente, oltre alle carte di credito a saldo, conviene affidarsi alle carte di debito che, in media, hanno un massimale maggiore rispetto alle carte conto e alle prepagate.