Casa: torna l’ipotesi di una tassa unica e pre-compilata per sostituire Imu e Tasi
Torna l’ipotesi di una tassa unica sulla casa, che mandi in soffitta Imu e Tasi. Secondo l’indiscrezione raccolta da Il Sole 24 Ore, il governo avrebbe ripreso i lavori per unificare la doppia imposta sul mattone e ridurre le oltre 200mila aliquote oggi presenti. All’insegna della semplificazione. L’idea, sostenuta dalla Lega, era cirolata nelle stanze di governo già in autunno, ma era stata poi accantonata a causa dell’acceso dibattitto e della tempistica stretta sulla Manovra. Ora la Lega torna alla carica con una proposta di legge che porta la firma di Alberto Gusmeroli (della Lega appunto), vicepresidente della commissione Finanze della Camera.
L’ipotesi è quella di unificare Imu e Tasi, trasformandola in una tassa unica sulla casa, all’insegna della semplificazione. Si eviterebbero infatti i doppioni di moduli e documenti da compilare, i calcoli da fare e le aliquote da osservare. Attualmente infatti sono oltre 200mila le aliquote possibili, a causa dell’autonomia tributaria concessa ai Comuni. Ogni amministrazione comunale infatti ha potuto finora introdurre aliquote diverse per ogni tipologia di immobile. La proposta invece prevede una imposta unica con bollettino pre-compilato e dieci categorie di tassazione. Anche qui resterebbe esente la prima casa con l’eccezione delle abitazioni di lusso.
Tuttavia, i nodi non mancherebbero. In particolare, sull’aliquota massima. Secondo il quotidiano infatti, la nuova imposta unica potrebbe salire fino al 10,6 per mille, permettendo per un solo anno la conferma della maggiorazione dello 0,8 per mille che la porterebbe al tetto massimo dell’11,4 per mille. Ad oggi il tetto è al 10,6%, a cui si può aggiungere lo 0,8% solo in alcuni casi. Questa maggiorazione è stata applicata solo da 1 Comune su 7, per mantenere i conti in ordine. Quindi il rischio è che in alcuni casi, il conto per i contribuenti possa aumentare.