Case: compravendite in rialzo e prezzi verso la stabilità, la ripresa immobiliare è più vicina?
Continua il risveglio del mercato immobiliare con le compravendite in aumento e i prezzi che stanno ormai volgendo alla stabilità. E’ ciò che emerge da una ricerca di Tecnocasa, secondo cui il mattone continuerà a suscitare anche nei prossimi mesi l’interesse degli italiani, grazie ai valori ormai a livelli minimi, ai bassi tassi di interesse e a una rinnovata fiducia alimentata da un discreto miglioramento del quadro macroeconomico del Paese. Tra le tipologie di case più richieste dagli italiani, il trilocale, con 40%, raccoglie la maggioranza delle richieste nelle grandi città. A seguire il quattro locali che raccoglie quasi il 25% delle preferenze.
Nel primo semestre la domanda è in aumento e l’offerta inizia a diminuire, soprattutto sulle tipologie di qualità per posizionamento e stato di conservazione. I volumi delle transazioni sono in aumento e i tempi di vendita si sono ridotti rispetto a un anno fa: attualmente nelle grandi città sono di 141 giorni, nei capoluoghi di provincia di 167 gioerni e nei comuni dell’hinterland delle grandi città di 162 giorni. Intanto si registra un ribasso di soltanto lo 0,4% delle quotazioni immobiliari nelle grandi città. Si tratta della contrazione più contenuta finora registrata e che suggerisce che la stabilità sia prossima e la ripresa di valori vicina. Alcune grandi città, infatti, hanno già visto la variazione dei prezzi tornare in territorio positivo, seppure in modo contenuto: Bologna (+1,1%), Milano (+1,0%), Napoli (+0,7%) e Verona (+0,5%). Ancora in riduzione i valori delle altre metropoli, con Genova fanalino di coda che registra una perdita del 3%.
Alla luce dell’andamento nella prima parte dell’anno, gli esperti prevedono per il 2017 il raggiungimento della stabilità dei valori per le grandi città ed un’ulteriore diminuzione dei valori per l’hinterland delle stesse e per i capoluoghi di provincia. Prezzi in lieve rialzo sono attesi per il 2018 solo nelle grandi città (una crescita entro il 2%). Le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 550-570 mila. L’andamento generale dell’economia e dell’occupazione nonché il comportamento degli istituti di credito, incidendo sulla fiducia dei potenziali acquirenti, contribuirà a confermare o meno questo scenario di mercato.
