Finanza Notizie Italia Caso Whirlpool: per azienda l’intervento del governo non basta. In bilico il futuro dei 410 dipendenti

Caso Whirlpool: per azienda l’intervento del governo non basta. In bilico il futuro dei 410 dipendenti

3 Settembre 2019 15:24

E’ nuovamente in bilico il futuro dei 410 dipendenti della Whirlpool di Napoli. La multinazionale appare decisa sulla strada della cessione dello stabilimento campano e in una nota punta il dito contro le misure previste dal precedente governo nel decreto recante “Disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali”, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Whirlpool: “Unica soluzione è una nuova missione produttiva al sito”

“Tali misure non sono sufficienti a garantire la profittabilità dello stabilimento di Napoli nel lungo periodo e la competitività di Whirlpool nella Regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa)” afferma Whirlpool in una nota ribadendo che “l’unica soluzione percorribile è dare una nuova missione produttiva al sito”. “I 16,9 milioni di euro previsti dal testo del decreto legge per il biennio 2019-2020 – continua la società – sono calcolati considerando la messa in solidarietà al 60% della quasi totalità dei 5.500 dipendenti di Whirlpool in Italia: questa non è un’opzione in quanto non in linea con il piano industriale 2019-2021″. Secondo Whirlpool “il potenziale beneficio sarebbe distribuito su tutti i siti italiani e non rappresenterebbe un intervento strutturale per il futuro a lungo termine di Napoli, soprattutto se comparato agli sforzi e agli investimenti pari a circa 100 milioni di euro messi in campo dall’azienda negli ultimi anni”.

Le reazioni dei sindacati

Immediate le reazioni dei sindacati. Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile del settore degli elettrodomestici, ha sottolineato che in effetti per come è scritta la norma, “la cifra non è effettiva né strutturale”. “Al primo incontro del tavolo tecnico tenutosi a luglio abbiamo già chiesto al governo di modificarla per sostenere investimenti utili a far tornare competitivo lo stabilimento sul lungo periodo. Al prossimo incontro che dovrebbe essere convocato a breve sarebbe utile che partecipasse anche la Regione Campania, che a suo tempo si è detta disponibile a dare un contributo se ci sarà una soluzione davvero sostenibile”. Secondo il segretario della Uilm è “essenziale che ci sia continuità nella gestione della vertenza e che, comunque si concluda la crisi di governo, si parta da quanto discusso fino a ora, si migliorino le proposte in campo e quindi si provi davvero tutto insieme a salvare la fabbrica di Napoli”. Su Twitter è arrivata anche la presa di posizione della segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan. “Bisogna riprendere presto la trattativa sulla Whirlpool e trovare una soluzione industriale definitiva e concertata tra tutti i soggetti – ha scritto Furlan. “No alle posizioni pregiudiziali dell’azienda. Napoli e la Campania non possono perdere quella produzione e quel sito industriale”.