Città più “circolari d’Italia”: Milano prima in classifica (seguono Trento e Bologna). In Europa il capoluogo lombardo batte Londra
Non la batte nessuno in Italia in tema di economia circolare, e in Europa si piazza in terza posizione alle spalle di Copenaghen e Parigi (facendo meglio di Londra e Madrid). Si tratta di Milano incoronata “città più circolare d’Italia“, seguita da Trento e Bologna. A stabilirlo è la classifica dei centri urbani più e meno virtuosi sul piano dell’economia circolare (ovvero quell’economia basata sul riutilizzo delle risorse e sulla riduzione degli sprechi, all’insegna dell’eco-sostenibilità), stilata dai ricercatori del Cesisp, il Centro studi in Economia e regolazione dei servizi, dell’industria e del settore pubblico dell’Università di Milano-Bicocca.
Giunta alla sua seconda edizione, la classifica ha visto l’introduzione, rispetto al 2019, di due novità: è stato ampliato il numero delle città coinvolte, salite da 10 a 20 e selezionate tra le città più popolose d’Italia e i capoluoghi di regione che disponessero delle informazioni richieste dall’indagine, e per la prima volta è stato realizzato un confronto a livello europeo. Le città italiane prese in considerazione sono state, in ordine alfabetico, Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trento, Venezia e Verona.
Cinque in tutto i cluster rappresentativi che sono stati individuati dai ricercatori: input sostenibili, condivisione sociale, uso di beni come servizi, end of life, estensione della vita dei prodotti – comprendenti a loro volta 28 indicatori di circolarità, tra cui i dati sulla raccolta differenziata e sull’utilizzo dei trasporti pubblici o dei servizi di sharing mobility, il livello di concentrazione di PM10, la diffusione di eco-brevetti e di imprese ascrivibili alla categoria dei green jobs. Per ogni indicatore è stata stilata una graduatoria parziale delle città, con punteggi da 0 a 10. Infine, la media ponderata dei punteggi parziali ha determinato un indice di circolarità urbana, in base al quale è stata stilata la classifica finale.
Milano in vetta
Anche quest’anno la città di Milano è salita sul gradino più alto del podio, con un punteggio di 7,7 su 10, seconda Trento (7,5), terza Bologna (7,2). “Milano si conferma al primo posto anche grazie a sistemi di trasporto pubblico ramificati e apprezzati, servizi avanzati di car sharing, rete idrica efficiente, elevato livello di raccolta differenziata e alto fatturato delle attività di vendita dell’usato”, spiegano Massimo Beccarello e Giacomo Di Foggia, rispettivamente direttore scientifico e ricercatore del Cesisp. Se le prime 10 città classificate si collocano geograficamente al Nord o Centro-Nord, le ultime posizioni sono esclusivamente coperte da centri urbani del Sud Italia, con Catania (3,8) e Palermo (3,9) fanalini di coda. Le uniche città del Nord Italia ad avere un punteggio al di sotto della sufficienza sono Genova (5,8 punti), Verona (5,7 punti) e Aosta (5,2 punti).
A stupire i ricercatori è stata soprattutto la differenza riscontrata tra Nord e Centro Italia. Le prime città del Centro sono Roma e Perugia che si classificano solamente al 12esimo e 13esimo posto, con un risultato al di sotto della sufficienza, rispettivamente 5,5 e 5,3. I risultati della graduatoria per indice globale di circolarità non sono incoraggianti: solo otto Comuni sui venti in esame riescono a raggiungere un valore di piena sufficienza. Con differenze territoriali che rappresentano un vero e proprio ostacolo per la crescita dell’economia circolare in Italia.
Scivolano di alcune posizioni in classifica Firenze e Torino che scendono rispettivamente al quinto e settimo posto (erano seconda e terza), sia a causa dell’avanzamento di Bologna – era quarta – sia per l’ingresso in classifica di Trento, Bergamo, quarta, e Brescia, sesta.
Milano e il confronto in Europa: supera Londra e Madrid
Il Cesisp ha messo a confronto la città leader della circolarità in Italia, Milano, con altre grandi metropoli europee: Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Copenaghen, Londra, Madrid, Parigi e Praga, utilizzando gli stessi criteri di analisi usati per il contesto italiano. La città più circolare d’Europa è risultata Copenaghen con un punteggio medio di 3,26 su 5. Al secondo posto Parigi (3,21), al terzo Berlino (3,18). Milano è quarta con un punteggio medio di 3,13, lasciandosi alle spalle, tra le altre, Londra e Madrid (sesta e settima).
“L’intento della classifica delle città circolari – concludono Beccarello e Di Foggia – è di proporre l’indice di circolarità urbana sviluppato come strumento di utile valutazione per le politiche ambientali dei centri urbani e per l’impatto delle nuove normative e regolamenti. La Commissione Europea, presentando l’ambizioso progetto Green New Deal lo scorso gennaio, ha collocato l’economia circolare al centro delle nuove politiche europee necessarie per raggiungere gli obiettivi che l’Europa ha sottoscritto a Parigi nel 2015. La sostenibilità è un tema al centro anche del Recovery Fund. Ecco perché è importante partire da una mappatura delle politiche di prossimità del cittadino e da una misurazione dell’efficacia delle aree urbane che sono oggi il motore dello sviluppo economico e sociale”.