Clima: Italia tra i paesi Ue che ricicla di più. E per i prodotti sfusi fino a 5mila di incentivi
L’Italia si scopre sempre più attenta all’ambiente figurando tra i primi posti dei paesi Ue con il tasso di circolarità più alto, ovvero la quota di risorse materiali utilizzate che provengono da materiali di scarto riciclati. Il tutto per un risparmio sulle estrazioni di materie primarie. L’impegno dell’Italia verso la lotta ai cambiamenti climatici si è tradotta in varie iniziative tra cui l’ultima degli incentivi per la vendita di prodotti sfusi o alla spina.
Il riciclo in Europa, Italia ai primi posti
Secondo quanto rilevato dall’Eurostat, il tasso di utilizzo dei materiali circolari ha raggiunto il 12,8% nel 2020. Ciò significa che quasi il 13% delle risorse materiali utilizzate nel Vecchio continente proviene da materiali di scarto riciclati. Rispetto al 2019, il tasso di circolarità è aumentato di 0,8 punti percentuali.
Guardando ai singoli paesi europei, il tasso di circolarità è più alto nei Paesi Bassi (31%), seguiti dal Belgio (23%) e dalla Francia (22%). L’Italia si colloca al quarto posto mentre il tasso più basso è registrato in Romania (1%), seguito da Irlanda e Portogallo (entrambi 2%). Le differenze nel tasso di circolarità tra gli Stati membri si basano non solo sulla quantità di riciclaggio di ciascun paese, ma anche su fattori strutturali delle economie nazionali.
Un contributo per chi vende prodotti sfusi o alla spina
L’impegno dell’Italia verso la lotta ai cambiamenti climatici si è trasformata in varie
iniziative tra cui l’ultima, illustrata dal Ministero per la Transizione Ecologica guidato da Roberto Cingolani, di un contributo fino a 5mila euro per la vendita di prodotti sfusi o alla spina, abbattendo completamente così l’utilizzo della plastica.
Si tratta di un contributo economico a fondo perduto rivolto agli esercizi commerciali di vicinato e alla media e grande distribuzione per la predisposizione di spazi dedicati alla vendita di prodotti alimentari e detergenti, sfusi o alla spina, o per l’apertura di nuovi negozi che predispongano esclusivamente la vendita di prodotti sfusi.
Destinato alle imprese che promuovono la vendita di prodotti senza imballaggi il contributo prevede un rimborso pari alla spesa sostenuta fino a un importo massimo di 5.000 euro, corrisposto secondo l’ordine di presentazione delle domande ammissibili, nel limite complessivo di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, sino ad esaurimento delle risorse.