Compravendite: ecco le località turistiche con i prezzi alle stelle
Nella stagione estiva 2018, 7 italiani su 10 andranno in vacanza e l’80% degli stessi sceglierà l’Italia per trascorrere le ferie. La località turistica più cara dove acquistare casa? E’ ancora una volta Santa Margherita Ligure in provincia di Genova dove i prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi viaggiano sui 13.000 euro al metro quadro. A renderlo noto l’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2018 di FIMAA-Confcommercio che con la collaborazione della Società di Studi Economici NOMISMA ha fotografato l’andamento del mercato 2018 delle case per vacanza in Italia, attraverso l’analisi dei dati delle compravendite e delle locazioni di 203 località di mare e 112 di montagna e lago.
Oltre a Santa Margherita Ligure completano il podio Capri (NA) con 12.800 €/mq e Forte dei Marmi (LU) con 12.700 €/mq. A seguire, si trovano le più rinomate località montane italiane: Madonna di Campiglio (TN), Courmayeur (AO) e Cortina d’Ampezzo (BL). L’analisi mette in luce una leggera crescita delle compravendite di abitazioni nelle località turistiche tanto che rispetto al 2016, infatti, nel 2017 le transazioni registrate a livello complessivo sono aumentate del 3,5%. Balzo in avanti in particolare per le località marine che hanno fatto +4,8%, quelle lacuali +8,0%, mentre quelle montane sono diminuite del -4,3%.
I prezzi medi per l’acquisto di abitazioni nelle località turistiche
Nel 2018, il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica in Italia si attesta a 2.173 euro al mq commerciale, con un trend dei prezzi di vendita delle case per vacanza in ulteriore contrazione: il dato medio fa segnare una flessione annua pari a -2,5%. A livello regionale la regione che ha registrato il calo più intenso è l’Umbria (-4,5%), seguita da Abruzzo e Lazio (-4,0%) e Sardegna (-3,5%). Nelle località marine, il calo maggiore dei prezzi medi di compravendita di appartamenti nel 2018 si registra in Abruzzo e Lazio (-4,1%), quello più contenuto in Puglia (-0,4%); tra le località di montagna o lago la maggiore variazione negativa è in Umbria (-4,5%) e, a seguire, in Abruzzo (-3,9%), mentre in Friuli Venezia Giulia si è rilevata una sostanziale stabilità (-0,1%).
Preferenza per immobili nuovi
All’interno dei singoli mercati, sono in genere gli immobili usati e localizzati nelle zone periferiche ad evidenziare i segnali di debolezza più accentuati, con cali medi dei prezzi delle abitazioni che vanno dal -2,6% nelle località lacuali al -3% in montagna e -3,3% al mare. Tengono maggiormente gli immobili di qualità e nuovi, per i quali si registra una flessione media annuale del -1,2% nelle località lacuali, del -1,9% al mare e del -2% in montagna.
Locazione: mercato in miglioramento nel 2018
Ma non solo acquisto. Quando si parla di località turistiche, nel 2018 il mercato della locazione delle abitazioni segna un +1,1% su base annua, in miglioramento rispetto al 2017, beneficiando della crescita dei flussi turistici. L’aumento ha interessato tutte le zone turistiche: +1,5% nelle località lacuali, +1,1% le località marittime e +0,9% la montagna.