Con tassi ai minimi impennata per mutui e surroghe a ottobre. Importo medio richiesto segna picco a 7 anni
I tassi sempre più appetibili sostengono il mercato dei mutui, sia sul fronte dell’acquisto di una nuova abitazione sia su quello della surroga di un mutuo già stipulato. Il trend si rafforza nel mese di ottobre, con un vera e propria impennata delle richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane (si tratta di istruttorie formali contribuite sul Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif), che si concretizza in un aumento del 18,4% rispetto allo stesso mese del 2018. Tra i principali trend del mese da poco concluso, anche la crescita dell’importo medio richiesto che con quota 133.600 euro segna il picco degli ultimi sette anni.
“Nel mese di ottobre si osserva un vero e proprio boom delle richieste di nuovi mutui e surroghe registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif. La dinamica è favorita da tassi estremamente appetibili ed è sostenuta dalle aziende di credito, che hanno ripreso a individuare target specifici per proporre offerte sempre più mirate sulle esigenze del singolo mutuatario”, commenta Simone Capecchi, executive director di Crif.
Ottobre da record sul fronte importi
Ottobre record per l’importo richiesto. Dall’ultima rilevazione del Barometro Crif emerge che il dato relativo all’importo medio richiesto, che nel mese di ottobre si è attestato a 133.600 euro, ha mostrato un incremento del 4,2% rispetto al corrispondente mese del 2018. In termini assoluti si tratta del valore più elevato fatto registrare negli ultimi 7 anni dopo il picco del giugno 2012, quando la media dei mutui richiesti era risultata pari a 133.074 euro.
Quanto alla distribuzione delle richieste per fasce di importo, a ottobre gli italiani si sono orientati soprattutto verso la classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,7% del totale. Detto ciò, le richieste di importo inferiore ai 75.000 euro, in cui tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, rappresentano quasi 1/4 del totale.
In tema di durata le preferenze degli italiani sono andate verso piani di rimborso compresi tra i 16 e i 20 anni, che si traduce in una percentuale pari 25,4 del totale delle richieste. Complessivamente, il 75% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni.
Intanto continua a crescere il peso della popolazione più giovane, con gli under 35 che pesano per quasi il 30% del totale. Nel complesso, la fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni risulta ancora essere quella maggioritaria, con il 34,3% del totale.