Confcommercio: dal 2007 ad oggi persi oltre 20mila euro di ricchezza pro-capite. “Paese è bloccato”
Dal 2007 ad oggi abbiamo perso circa 20mila euro di ricchezza pro capite. Il dato è quello che emerge dall’Osservatorio stilato con il Censis, Outlook Italia 2019. Recessione superata, afferma il rapporto, ma pochi gli italiani che credono alla ripresa. Dall’Outlook difatti emerge un’ampia e crescente incertezza in merito ai comportamenti di spesa-consumo degli italiani. Alla domanda sul motivo principale che ha spinto le famiglie a ridurre complessivamente i consumi nell’ultimo anno, la risposta è nella necessità di risparmiare onde poter affrontare eventuali imprevisti.
Confcommercio: “Siamo un paese bloccato”
Una situazione di estrema incertezza, afferma il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio Mariano Bella. “Una fascia tra il 30 e il 40% della popolazione non è in grado di dire se pessimista o ottimista rispetto alla situazione economica”. “Il Paese – ha aggiunto Bella – non ha la spinta giusta per trasformare la stagnazione in qualcosa di meglio. Dal dicembre 2016 la ripresa non si sta trasformando in un miglioramento completo”.
A condizionare pesantemente la vita le spese obbligate: per oltre il 43% degli italiani la riduzione dei consumi è dovuta proprio alle spese obbligate. “Siamo un Paese bloccato” avverte Bella secondo cui la sensazione diffusa che si avverte è di paura del futuro che alimenta il risparmio precauzionale comprimendo i consumi. Il 22% delle famiglie italiane ha ridotto i consumi per risparmiare, mentre nel 2016 erano il 12,6%. Anche se avessero più soldi, il 52% delle famiglie non aumenterebbe i consumi. Ma è un dato su tutti che evidenzia meglio la situazione ed è quello della perdita di ricchezza: tra il 2007 e il 2019 si sono persi 20.176 euro pro capite di cui 9619 di ricchezza finanziaria e 10.557 euro di ricchezza immobiliare. I venti anni di crescita zero hanno poi determinato una profonda sfiducia nell’Europa, tanto che oggi siamo il primo Paese in cui i cittadini hanno la percezione di non aver beneficiato della partecipazione all’Unione Europea.
Sangalli: urge riforma fiscale e taglio delle tasse
“La crescita perduta negli anni sembra irrecuperabile. Un dato per tutti: dal 2007 ad oggi abbiamo perso circa 20mila euro di ricchezza pro capite. Di fronte a questa situazione – ha osservato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – serve un progetto credibile di riforma fiscale e taglio delle tasse. Per realizzarlo bisogna ridurre la spesa pubblica improduttiva, dismettere patrimonio pubblico, recuperare risorse dal contrasto all’evasione e all’elusione. Solo così si darà una prospettiva diversa e migliore alle imprese e alle famiglie. E un ottimo punto di partenza resta l’abbandono chiaro e definitivo delle clausole di salvaguardia sull’Iva.”