Finanza Notizie Italia Consumi al palo e investimenti quasi a zero in Italia: lievitano verso quota 2.000 mld conti e depositi  

Consumi al palo e investimenti quasi a zero in Italia: lievitano verso quota 2.000 mld conti e depositi  

10 Marzo 2021 08:34

 

Gli italiani continuano a mostrarsi cauti in tema risparmi, soprattutto nel 2020 anno dello scoppio della pandemia. E anche le aziende mostrano una certa prudenza in tema di investimenti. A mettere in luce una tendenza che va avanti ormai da tempo un’analisi del Centro studi di Unimpresa che ha rimarcato come la pandemia ha fermato i consumi e gli investimenti facendo crescere di 133 miliardi di euro complessivi i risparmi delle famiglie e le riserve delle aziende. Nel dettaglio, l’associazione spiega che con 66 miliardi aggiuntivi accumulati dalle famiglie e 74 miliardi nelle casse delle aziende, la massa di risparmi degli italiani corre verso quota 2.000 miliardi di euro.

Un anno di pandemia e di lockdown a singhiozzo ha fermato sia i consumi sia gli investimenti: una situazione per certi versi inevitabile, che, però, ha piegato la nostra economia e che fotografa un quadro purtroppo drammatico. Dal decreto sostegno che il governo guidato da Mario Draghi si appresta a varare ci aspettiamo un pacchetto di misure finalmente in grado di dare spinta alla ripresa, assicurando stabilità e tracciando una traiettoria di fiducia per l’intero Paese”, commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

Alcuni numeri e tendenze: sui conti correnti 1.348 mld, con un saldo positivo di 166 mld su base annua

L’anno scorso, in piena emergenza Covid, le riserve degli italiani sono aumentate di oltre 133 miliardi (+7%), dai 1.823 miliardi di dicembre 2019 ai 1.956 miliardi di dicembre 2020. È aumentata soprattutto la liquidità sui conti correnti, con il saldo totale arrivato a 1.348 miliardi, in aumento di oltre 166 miliardi (+14%) in 12 mesi. Ci sono anche le scelte delle aziende, che hanno sostanzialmente fermato gli investimenti, ad aver accumulato le maggiori risorse: i loro salvadanai sono saliti di quasi 74 miliardi (+24%), arrivando a quasi 385 miliardi; mentre quelli delle famiglie sono cresciuti di 66 miliardi (+6%), arrivando a 1.109 miliardi e quelli delle imprese familiari hanno registrato un saldo positivo di 11 miliardi (+18%), fino a 75 miliardi.

Dall’analisi condotta dal Centro studi di Unimpresa sulle riserve delle famiglie e delle aziende italiane emerge che nei depositi vincolati ci sono 9 miliardi in meno (-4,25%), mentre i pronti contro termine sono calati di oltre 31 miliardi (-26%) a quota 87 miliardi: due segnali che mostrano – spiega Unimpresa – come famiglie e aziende preferiscono avere risorse finanziarie sempre disponibili, abbandonando forme di risparmio meno liquido.

 

 

E ancora secondo l’analisi di Unimpresa, che ha elaborato dati della Banca d’Italia, da dicembre 2019 a dicembre 2020 il totale delle riserve delle famiglie e delle aziende italiane è passato da 1.823,1 miliardi a 1.956,1 miliardi, in aumento di 133,1 miliardi (+7,30%) su base annua. Nel dettaglio, sono cresciuti di 66,1 miliardi (+6,33%) da 1.043,6 miliardi a 1.109,6 miliardi i risparmi delle famiglie, mentre quelli delle aziende sono saliti di 73,9 miliardi (+23,80%), da 310,6 a 384,5 miliardi, i deposti delle aziende e quelli delle imprese familiari sono aumentati di 11,7 miliardi (+18,27%), da 64,1 a 75,8 miliardi. Salgono di 3,1 miliardi (+10,67%) i salvadanai delle onlus, mentre sono aumentati di 1,7 miliardi (+8,58%) i depositi degli enti di previdenza, di 1,2 miliardi (+12,07%) quelli delle assicurazioni e di 461 milioni (+6,52%) quelli dei fondi pensione.