Consumi: dalla lista della spesa, all’etichetta fino alla doggy bag, i consigli anti-spreco
Quanto cibo buttiamo ogni giorno ce lo dice l’ultima indagine della Coldiretti/Ixè secondo cui quasi tre italiani su quattro (71%) hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari nell’ultimo anno mentre il 22% li ha mantenuti costanti. A parte questi numeri incoraggianti c’è ancora un 7% che dichiara di aver aumentato queste cattivi abitudini.
I consigli per non buttare il cibo
Nella Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, che si celebra proprio oggi 5 febbraio 2019, la Coldiretti elenca una serie di accorgimenti utili e consigli per evitare di buttare il cibo. In primo luogo è bene programmare la propria spesa, magari facendo la tradizionale lista, ma anche prediligendo acquisti ridotti ma più frequenti. “La classica maxispesa quindicinale o mensile negli ipermercati aumenta infatti – ricorda Coldiretti – il rischio di ritrovarsi nel frigo prodotti scaduti. Fare poi la spesa a chilometri zero in filiere corte con l’acquisto di prodotti locali taglia del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dello studio Ispra”.
Onde evitare di ritrovarsi prodotti che in poco tempo marciscono, è bene acquistare seguendo la stagionalità dei prodotti, privilegiando la frutta con il giusto grado di maturazione e poi a casa separare le diverse varietà di frutta e verdura, non tenendo insieme i cibi che si consumano in tempi diversi. Occorre poi controllare sempre l’etichetta – continua Coldiretti -, in particolare la scadenza, distinguendo tra “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro il…”. Nel primo caso il prodotto va mangiato obbligatoriamente entro la data indicata, mentre il secondo riguarda il termine entro cui il prodotto mantiene le proprietà organolettiche e gustative, o nutrizionali specifiche in adeguate condizioni di conservazione.
Per evitare gli sprechi anche al ristorante – prosegue Coldiretti – non ci si deve vergognare di chiedere la doggy bag, la scatola che permette di portare a casa gli avanzi dei pasti consumati, usanza che ha conquistato un italiano su tre (33%) che lo fa spesso, mentre un altro 18% lo fa solo raramente. Infine con un po’ di fantasia si possono portare in tavola le ricette antispreco. “Sulle tavole degli italiani sono poi tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che – spiega Coldiretti – non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come a ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta”.