Consumi, Deloitte: la ripresa (seppur lenta) c’è, ‘Made in Italy’ e prossimità in testa
Lentamente ma si torna a spendere, privilegiando il ‘Made in Italy’ e la prossimità. In maniera graduale, settimana dopo settimana, la fiducia dei consumatori è tornata a crescere in modo costante: ad oggi ben sei italiani su dieci si sentono sicuri a frequentare i negozi. In particolare, sono gli over 55 ad esser più sicuri, un comportamento che potrebbe essere associato alla consolidata abitudine di recarsi di persona presso gli store e fare meno affidamento al canale digitale. E’ questa la fotografia scattata dall’ultimo Osservatorio Deloitte Global State of Consumer Traker, che con cadenza quindicinale monitora l’andamento dei consumi e i trend correlati.
I prodotti italiani, la prima scelta
C’è un elemento rimasto costante nel corso delle rilevazioni e che ora risulta addirittura in crescita: ovvero quello dell’italianità dei prodotti, e ancor meglio se locali e di prossimità. Secondo l’osservatorio Deloitte, a partire da aprile, infatti, il 40% degli italiani ha dichiarato di preferire l’acquisto di prodotti italiani e locali, anche a fronte del pagamento di un ‘premium price’. Questa preferenza ha raggiunto quota 45% dei nostri connazionali a luglio, ed accomuna tutte le fasce d’età. In questo momento l’acquisto di prodotti locali assume un valore significativo: pur essendo presenti difficoltà economiche in numerose famiglie, la qualità del prodotto italiano rimane indiscussa e riconosciuta. Non solo, la preferenza per il local mostra una forte attenzione alla sostenibilità del prodotto e alla sua origine controllata.
Si torna a spendere (lentamente)
Le preoccupazioni dei consumatori legate alla sfera finanziaria nel breve e lungo termine non sono migliorate in maniera decisiva, nonostante i recenti tentativi di riapertura del mercato. Tuttavia, a fronte di questo scenario, sta riprendendo la propensione all’acquisto di beni più discrezionali e, pur non essendo ancora positivo, il net spending intent degli italiani sembra muoversi nella giusta direzione di pari passo con uno stato d’animo più ottimista e sicuro. Deloitte rimarca che è proprio sulle decisioni di acquisto di beni più discrezionali e particolarmente onerosi che l’incertezza economica diventa indubbiamente un fattore chiave che pesa sensibilmente, tanto che i consumatori, pur avendo un atteggiamento più positivo rispetto ai mesi scorsi, restano cauti e continuano a contenere l’intenzione di spesa per voci quali mobili ed arredamento.
Nella ristorazione i giovani trainano gli acquisti
Ristoranti e Food Delivery hanno visto un incremento costante nelle ultime settimane che, unito ad un maggior senso di sicurezza legato al recarsi nei ristoranti, delinea un quadro che fa ben sperare per il settore della ristorazione. Con una particolarità: sembrerebbero gli italiani tra i 18 e i 34 anni a essere più propositivi e a trainare la ripresa. Sono infatti i giovani che nel corso delle rilevazioni hanno dichiarato una crescente sicurezza a frequentare ristoranti (51% rispetto a 45% di media nazionale). Inoltre, a partire da metà aprile, sempre questa fetta di popolazione ha sempre dimostrato una maggiore attitudine nei confronti del take-out food rispetto alle altre fasce d’età, registrando una crescente intenzione di spesa per le prossime quattro settimane che è arrivata ad attestarsi su percentuali positive (+3%, rispetto a -15% di media).