Conte bis: dalla sostenibilità al salario minimo, le probabili misure del programma di governo giallo-rosso
Giuseppe Conte è stato incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare un nuovo esecutivo dopo la trattativa serrata intercorsa tra M5S e Pd. Ora il premier incaricato dovrà trovare la quadra per i ministri e il programma, mediando tra le richieste e i desiderata dei due partiti. Archiviata l’esperienza del governo giallo-verde e del famoso contratto siglato tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ci si chiede quali saranno i temi che andranno a costituire il programma di governo del Conte bis.
Programma Conte bis: entra la sostenibilità
Tra le varie indiscrezioni che circolano riportiamo quella de Il Sole 24 Ore secondo cui nel programma del nuovo esecutivo tre saranno i punti chiave: flessibilità di bilancio, salario minimo e riduzione del cuneo fiscale. Secondo il quotidiano di Confindustria in particolare tra le principali misure che verranno inserite nell’agenda di governo ci sarà la richiesta di maggiore flessibilità che deve essere concessa dalla Commissione Ue per la legge di bilancio 2020, da utilizzarsi per evitare l’aumento dell’IVA e finanziare altre misure. Flessibilità legata alla sostenibilità. Come scrive inoltre Repubblica la nuova Commissione Ue targata Ursula von der Leyen potrebbe essere pronta a introdurre nuove clausole di flessibilità legate agli investimenti verdi che l’Italia potrebbe sfruttare. Tra Pd e Cinque Stelle un punto di convergenza è proprio quello sui temi green che potrebbero concretizzarsi nel rilancio degli incentivi alle imprese in ottica sostenibile, favorendo la trasformazione degli impianti in rispettosi dell’ambiente.
Le altre misure del programma di governo giallo-rosso
Tra le altre misure che potrebbero prendere piede la riduzione del cuneo fiscale e l’introduzione del salario minimo, la correzione dei due “Decreti di sicurezza” approvati dal precedente Governo, il taglio dei parlamentari da attuare attraverso una riforma costituzionale con una nuova riforma elettorale, fino al rilancio del progetto pentastellato dell’acqua pubblica anche se il PD può opporsi. Non resta che attendere gli ulteriori sviluppi.