Conte riceve incarico da Mattarella per governo: ‘Voglio un paese dove tasse le paghino tutti, ma meno’
“Voglio un paese dove le tasse le paghino tutti, ma di meno“. E, ancora: ‘Non sarà un governo contro, ma un governo per il bene del paese”. La priorità è “di uscire al più presto dall’incertezza politica”. Sono le prime parole che il premier Giuseppe Conte proferisce, dopo aver ricevuto l’incarico per la formazione di un nuovo governo dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: il colloquio tra Conte e Mattarella è durato più di un’ora.
Il premier dimissionario del governo M5S-Lega ha fatto il suo ingresso al Quirinale alle 9,30. Alle 10.29, il segretario generale del Colle Ugo Zampetti è uscito in sala stampa per comunicare che Conte ha accettato l’incarico con riserva.
Riserva che, come ha detto lui, scioglierà nei prossimi giorni, tornando dal presidente del Repubblica e, “in caso di esito positivo, sottoporgli le scelte sulla nomina dei ministri”.
Sta per nascere così il governo giallorosso, il governo a guida M5S-Pd, dopo l’intesa che è stata raggiunta da entrambe le forze politiche. Un’intesa non facile, come ha ammesso lo stesso premier dopo aver ricevuto l’incarico dal Colle:
“La prospettiva di avviare una nuova esperienza di governo, con una maggioranza diversa dalla precedente, mi ha sollevato più di qualche dubbio“. Ma abbiamo “superato le perplessità” con la “consapevolezza di aver cercato di operare sempre nell’interesse di tutti i cittadini, nessuno escluso”.
Conte ha ringraziato il presidente Mattarella, per poi informare:
“Oggi stesso avvierò le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari e mi dedicherò a elaborare un programma” di governo insieme alle forze politiche che decideranno di dare il suo assist al prossimo esecutivo.
“Realizzeremo un governo nel segno della novità, è quello che mi chiedono le forze politiche”, ha aggiunto, parlando di un governo che vuole avviare una “ampia stagione riformatrice, una stagione di rilancio che offra al Paese speranze, ma anche certezze“.
L’idea, ha spiegato, è “creare una squadra di lavoro che si dedichi incessantemente a costruire l’opportunità per i nostri figli di vivere in un paese migliore, un paese che primeggi nella tutela dell’ambiente e nella protezione della biodiversità e dei mari”, un paese che garantisca “infrastrutture sicure, che si alimenti con le energie rinnovabili” e che sia “più giusto, solidale, inclusivo” .
E un governo che affronti le questioni più urgenti, in primis quella della legge di bilancio:
“Ci separano poche settimane dall’inizio della sessione di bilancio, dobbiamo metterci subito all’opera per definire una manovra che contrasti l’aumento dell’Iva e tuteli i risparmiatori, che offra una solida prospettiva di crescita e sviluppo sociali”.
Detto questo, se Bloomberg, nell’editoriale “Italy Hands ‘Mr. Nobody’ Second Shot at Forging Stable Government”, ricorda come i detrattori di Giuseppe Conte lo chiamassero Mr.Nobody, ovvero Signor Nessuno, mettendo comunque in rilievo i risultati che il premier è riuscito a raggiungere nel governo M5S-Lega, su Twitter Wolfango Piccoli, co-direttore della società di consulenza Teneo, specializzata in rischi politici, non cambia idea e ribadisce quanto aveva scritto nel 2018.
Allora, Piccoli aveva definito Giuseppe Conte, in un articolo pubblicato sul Wall Street Journal, un “Perfetto e utile Signor Nessuno”, ovvero in lingua originale “He is a Perfect Useful Mr- Nobody, a perfect useful idiot” .
From 2018. Still valid pic.twitter.com/lQv0y2JNaz
— wolf piccoli (@wolfpiccoli) August 29, 2019
Vale comunque la pena segnalare che per useful idiot si intende un’espressione dispregiativa rivolta a chi fa una propaganda su una causa senza comprenderne a pieno gli obiettivi, e che viene usato cinicamente dai leader della causa stessa“.
La definizione riporta alla mente il duro attacco del leader dei liberali dell’Alde, Guy Verhofstadt contro il premier Giuseppe Conte, durante il dibattito all’Europarlamento di inizio anno. In quell’occasione Verhofstadt definì Conte “burattino del leader del M5S Luigi Di Maio e del numero uno della Lega, Matteo Salvini”.