Notiziario Notizie Italia Conti correnti: prezzi in calo, cresce il risparmio per depositi online e tradizionali

Conti correnti: prezzi in calo, cresce il risparmio per depositi online e tradizionali

4 Marzo 2021 16:09

Il nuovo anno fa registrare un calo generalizzato dei costi di tenuta dei conti correnti sia online che tradizionali. Anche le singole operazioni bancarie ora costano meno. E’ ciò che emerge dall’analisi annuale di SOStariffe.it che ha considerato tutte le singole voci di costo che gravano su un correntista-tipo, distinguendo tra tre profili di consumatore: il single, la coppia e la famiglia. Interessante notare come i depositi online convengono soprattutto alle famiglie, mentre i single sono gli unici a spendere di più, anche attivando un conto corrente classico.

Conti correnti online: le famiglie sul podio del risparmio
Il costo di gestione medio di un conto corrente online tra marzo 2020 e marzo 2021 è passato da 58,58 a 56,51 euro. La spesa è dunque calata un po’ (circa il 3,54% in 12 mesi). Le banche online si affidano spesso a istituti di credito con poche o nessuna filiale fisica. Ciò consente loro di ammortizzare i costi tipici della banca tradizionale. Esaminando più nel dettaglio, sono le famiglie il profilo di consumo che inaugura il nuovo anno all’insegna dei maggiori risparmi. I nuclei familiari, infatti, dovevano affrontare nel 2020 una spesa annua di 70,38 euro, che si è ora ridotta a 63,60 euro (-9,63%). Spendono un po’ meno anche le coppie (-4,16%) passate da una spesa di 60,23 agli attuali 57,73 euro. In controtendenza soltanto i single che sono gli unici consumatori tipo che nel 2021 dovranno affrontare una spesa più ingente per gestire il proprio conto corrente (+6,79%), essendo passati da un costo annuo di 45,14 euro nel 2020 agli attuali 48,20 euro.

Conti online: tra le operazioni più costose versamenti e canone carta di credito
Nel complesso il canone annuo delle banche online è salito (+10,62%), passando dai 26,82 euro dello scorso anno ai 29,67 euro attuali. Tra le operazioni in aumento si trovano i versamenti di contanti e assegni (+12,50%), le cui commissioni balzano da 0,88 a 0,99 euro, e anche il canone annuo della carta di credito (+9, 59%), cresciuto da 21,66 a 23,74 euro. In compenso ci sono anche alcune operazioni che sono diventate del tutto gratuite. Ad esempio, il canone anno della carta di debito nella media dei casi considerati è stato del tutto abolito. Si spende molto meno anche per la domiciliazione delle utenze (-84,32%).

Conti tradizionali: l’uso “offline” è il più conveniente
L’analisi considera tre diversi utilizzi dei conti tradizionali: la gestione del tutto “offline”, che si avvale di operazioni allo sportello in filiale, l’uso misto (operazioni allo sportello e online), e infine l’uso solo telematico del conto, a dispetto del fatto che i risparmi sono depositati in una banca tradizionale. I dati ricavati permettono di evidenziare rincari per i single che si avvalgono solo dell’internet banking (+13,26%), passando da una spesa di 90,39 agli attuali 102,38 euro, e anche per coloro che fanno uso misto del conto (+5,61%). Anche in questo caso la spesa sale passando da 117,70 a 124,30 euro. Si tratta degli unici casi di aumento rispetto a un trend di prezzi che volgono verso il basso. I dati dello studio rivelano che la maggiore convenienza è proprio nell’utilizzo classico del conto corrente tradizionale (-8,38%). Quest’ultimo è passato da un costo medio di 194,47 a 178,18 euro, comportando risparmi per i single (-2,91%), ma soprattutto per le coppie (-10,13%) e i nuclei familiari (- 11,19%). Va bene anche a chi fa un utilizzo misto del conto (metà allo sportello e metà online). Anche in questo caso in media si spende meno (-4,06%) rispetto al 2020: con un costo complessivo calato da 151,47 a 145,32 euro. Restano grossomodo stabili i prezzi per chi gestisce solo online il proprio conto tradizionale. L’operatività bancaria solo telematica, infatti, consente un risparmio minimo (-1,42%), con un costo complessivo sceso da 123,46 a 121,70 euro.