Finanza Notizie Italia Conto cointestato: cosa fare in caso di separazione e divorzio per evitare brutte sorprese

Conto cointestato: cosa fare in caso di separazione e divorzio per evitare brutte sorprese

20 Dicembre 2019 14:40

La gestione del conto cointestato può diventare un problema in caso di separazione o divorzio. Dei circa 2,5 milioni di italiani separati e divorziati, più di 1,6 milioni, vale a dire ben il 65%, ha dovuto, è proprio il caso di dirlo, fare i conti con questo aspetto. Sebbene la legge preveda che le somme vadano divise equamente tra i due (salvo alcune eccezioni), non sempre va così. Secondo l’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research e Norstat, il 17% dei divorziati e separati, vale a dire quasi 280mila italiani, ha dichiarato che l’ex partner si è tenuto tutti i soldi depositati o, peggio, tra loro c’è anche chi, all’insaputa del coniuge, ha prosciugato il conto prima della separazione (9,2% pari ad oltre 151mila persone). E non servono cifre milionarie per far litigare i due ex-coniugi. Secondo l’indagine, in media, la somma contesa era pari a poco più di 7.900 euro. Come ci si deve comportare, quindi?

 

“Qualora uno dei due coniugi, senza averne il diritto, prosciugasse il conto prima della separazione o tenesse per sé tutte le somme depositate, egli sarà tenuto a restituire all’altro intestatario l’importo eccedente la propria quota – spiega Giovanni Zanetti, responsabile ufficio legale di Facile.it – Per evitare questo genere di problematica, è bene sapere che è possibile chiedere al giudice il sequestro del conto fino all’emissione della sentenza di separazione”.

In quasi 1 caso su 4 i due coniugi non sono riusciti a trovare un accordo pacifico su come suddividere le somme del conto cointestato e pertanto sono dovuti ricorrere ad un avvocato (16%) o ad un giudice (9%). Dalla ricerca emerge con chiarezza che le brutte sorprese accadono con più frequenza nelle coppie in comunione dei beni: nel 10% dei casi uno dei due partner si tiene tutte le somme depositate (contro il 5% di chi era in separazione dei beni) e nell’11% delle volte uno dei due partner prosciuga il conto cointestato prima della separazione (contro il 7% del regime di separazione).

Non sempre, fortunatamente, il conto corrente cointestato diventa motivo di scontro in fase di separazione. Nel 32% si è diviso equamente e di comune accordo la liquidità disponibile sul conto, mentre il 17% dei separati/divorziati ha scelto di tenere a disposizione per eventuali spese legate ai figli o alla casa le somme depositate nel conto comune.

 

Che fare del conto cointestato dopo la divisione delle somme?
Nella maggior parte dei casi (59%) è stato chiuso, mentre nel 16,5% è rimasto aperto, sebbene intestato a uno solo dei due ex coniugi. Sono invece quasi 370.000 i divorziati e separati che hanno deciso di tenere il conto cointestato per pagare le spese legate a figli e casa. Attenzione però, perché in caso di conto cointestato la banca considera i due intestatari responsabili in solido anche se non più uniti in matrimonio. “In caso di saldo passivo, quindi, i due titolari saranno responsabili nei confronti dell’istituto di credito che, indipendentemente da chi ha causato il rosso,
potrà agire contro entrambi gli intestatari per recuperare le somme mancanti”, ha sottolineato Zanetti.