Covid-19: il lockdown “congela” le scelte di investimento ma spinge il risparmio
Le abitudini di risparmio delle famiglie ai tempi del Covid-19 sono cambiate, così come la visione nei confronti del futuro del nostro paese. Come rivela l’ultima edizione (primavera 2020) dell’Osservatorio semestrale a cura di Anima Sgr, in collaborazione con la società di ricerche di mercato Eumetra Mr, condotta su campione di 1.063 adulti “bancarizzati” (cioè titolari di un conto corrente bancario o libretto bancario/postale). I mesi di lockdown forzato per contenere i contagi non hanno fermato il risparmio delle famiglie che, a maggior ragione in questo preciso momento storico, è percepito come essenziale per fronteggiare l’incertezza economica.
Covid-19: investitori più pessimisti
Guardando alle aspettative sul futuro prossimo (tra un anno), tra i “bancarizzati” il 46% ritiene che la situazione economica e la solidità finanziaria del nostro Paese si aggraveranno (a ottobre 2019 si parlava del 35%); tra gli “investitori”, analogamente, la visione pessimistica passa dal 30% al 43%. Secondo l’indagine, certo è che l’avvento del Coronavirus ha inciso sulla quotidianità, socialità e libertà di chiunque e ha modificato anche la percezione dei rischi più importanti nel medio termine per la vita delle persone, sia per i “bancarizzati” che per gli “investitori”. Per il 61% del campione dei “bancarizzati” e per il 57% del sottoinsieme degli “investitori” difatti, la vicenda del Coronavirus avrà un impatto negativo importante sulla situazione economica dell’Italia anche nel medio-lungo termine, in primis per il forte calo della domanda in molti ambiti dei consumi.
Vince la resilienza
Ma gli effetti dell’epidemia, soprattutto nella fase iniziale, si sono trasferiti anche ai mercati finanziari internazionali, comportando un’elevata volatilità. Così il 43% degli investitori si è dichiarato “molto preoccupato” per i propri investimenti. Tuttavia, rivela l’indagine, sono dimostrati più resilienti di fronte a momenti di forte incertezza e volatilità, tanto che il 56% ha risposto che “congelerà” i suoi investimenti. Vola anche il risparmio: se a maggio del 2019 il 60% dichiarava di avere in cantiere progetti di risparmio, oggi questa percentuale sale al 67 per cento.