Crisi governo: prossimi due mesi intensi per Italia, ecco le date cruciali
Mentre al Quirinale continuano a sfilare i leader dei partiti politici nella seconda e ultima giornata di consultazioni che termineranno nel tardo pomeriggio di oggi con il Movimento 5 Stelle (ultimo partito a presentarsi davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella), si ci interroga sui possibili scenari futuri sul tavolo per uscire dalla crisi d’agosto del Governo, innescata nelle scorse settimane dal leader della Lega, Matteo Salvini. Anche Amundi Research analizza l’attuale situazione italiana con la ricerca “Politica italiana al centro della scena” e guarda anche agli appuntamenti chiave da monitorare da qui all’autunno (tra questioni politiche e i giudizi della agenzie di rating).
Una situazione, quella che sta nuovamente vivendo la politica italiana, che rappresenta una sfida per i leader dell’Unione Europea, poiché la retorica domestica sembra essere in crescita nel paese. “La crisi si sta verificando anche in uno scenario economico deteriorato per l’Italia e l’Eurozona”, sottolineano da Amundi affermando che è ancora prematuro per prevedere quanto durerà la crisi e le sue implicazioni sull’economia. Certo è che la preparazione e l’approvazione della Legge di Bilancio (entro la fine dell’anno) sono in cima alle priorità per il paese, come lo è la necessità di evitare l’aumento dell’Iva. “Queste tappe fondamentali alla fine influenzeranno l’evoluzione della crisi, creando pressione per la sua rapida risoluzione o, almeno, per una soluzione transitoria che salvaguardi le finanze pubbliche italiane. Riteniamo che, nella fase attuale, i rischi di contagio negli altri paesi periferici siano limitati, soprattutto grazie al sostegno della BCE”, precisano ancora da Amundi ricordando il pacchetto di politica monetaria della Bce previsto a settembre.
Gli scenari possibili
Tornando alla crisi italiana e agli scenari possibili, al momento le opzioni che sul tavolo sono essenzialmente tre: consultare i partiti politici per formare un nuovo governo (con le stesse forze della coalizione attuale o con nuove), nominare un governo di transizione o chiedere nuove elezioni. “Se nessun partito fosse in grado di formare un governo, si potrebbe andare ad elezioni a metà ottobre – inizio novembre, purché avvengano consultazioni rapide tra il presidente e i partiti politici – affermano gli esperti -. In entrambi i casi, il successo di una coalizione di centrodestra (forse formata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia o eventualmente solo il primo dei due partiti) è quasi certo secondo i sondaggi più recenti. La questione chiave sarebbe con quale margine vincerebbe la Lega? Quanto bisogno avrebbe degli altri due partiti per avere una forte maggioranza alla Camera dei deputati e al Senato?”.
Le prossime tappe cruciali
I prossimi due mesi saranno intensi e cruciali per l’Italia. Un nuovo governo sarà chiamato a pronunciarsi sul bilancio nazionale, con i mercati che sono alla finestra in vista dei giudizi (e possibili revisioni del rating) da parte delle agenzie. Ecco sintetizzate le prossime tappe.