Cure mediche: 3 mln di italiani rinunciano per difficoltà economiche e lockdown, il 30% ricorre a sanità privata
3 milioni di italiani, tra marzo e dicembre 2020, a causa di difficoltà economiche sopraggiunte per pandemia e lockdown, hanno dovuto rinunciare a cure mediche. E’ uno dei numeri emersi dall’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat, ma non è l’unico che racconta l’influenza del Covid sulla cura della salute. Continuando a scorrere l’analisi si scopre che 32,8 milioni di italiani si sono visti rimandare, se non addirittura annullare, visite, esami o operazioni in programma nel 2020. Nello specifico, circa 27,9 milioni di italiani, vale a dire il 73,6% di coloro che avevano in programma un appuntamento presso una struttura sanitaria, hanno subito uno o più rinvii, mentre 13 milioni di cittadini, pari a più di un paziente su tre (34,3%), hanno dovuto fare i conti con l’annullamento.
L’impatto del coronavirus sul sistema sanitario
Gran parte degli italiani a causa dell’emergenza sanitaria ha dovuto fare i conti con disservizi che, dati alla mano, hanno riguardato praticamente tutte le specialità. Se il triste primato spetta, in percentuale, a gastroenterologia e urologia (rispettivamente con l’81,2% e il 75% di pazienti che hanno subito ritardi o annullamenti su visite, esami od operazioni già programmate), anche patologie molto gravi non sono state esenti da questo fenomeno e, ad esempio, hanno subito ritardi o annullamenti il 61,1% dei pazienti cardiologici ed il 47,2% di quelli oncologici. Mediamente il rinvio è stato di quasi due mesi (53 giorni), ma il dato ancor più preoccupante è che nel 68% dei casi l’appuntamento è stato rimandato sine die.
Aumenta il ricorso alla sanità privata
Questa situazione ha spinto molti italiani ad abbandonare la sanità pubblica in favore di quella privata: secondo l’indagine circa 7 milioni di italiani, a seguito del rinvio o annullamento, hanno scelto di spostare da una struttura pubblica ad una privata una o più visite. In altre parole, fra chi ha subito un rinvio o un annullamento, il 30% ha scelto di svolgere il controllo in struttura privata. Chi si è rivolto ad una struttura privata ha dichiarato di aver speso, in media, 292 euro per singola visita, esame o operazione. Per far fronte ai costi legati alla sanità privata, il 73% ha pagato usando i propri risparmi, mentre il 16,6% ha fatto ricorso ad un’assicurazione sanitaria. Da notare, come circa 2,2 milioni di pazienti (pari al 9% di chi è ricorso alla sanità privata) abbiano dovuto chiedere un prestito ad amici, familiari o finanziarie.
Prestiti per le cure mediche
Il ricorso ad un prestito per far fronte alle spese mediche è stato analizzato anche dall’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it; dall’esame di oltre 125mila domande di finanziamento è emerso che, nel 2020, l’importo medio dei prestiti personali richiesti per questa motivazione è stato pari a 6.145 euro, da restituire in 53 rate (circa 4 anni e mezzo).