Da smartworking a workation: dove e a quale prezzo si può lavorare in un luogo di vacanza
Oltre due italiani su tre sono già rientrati dalle vacanze e molti di loro sono pronti a riprendere l’attività lavorativa, lasciandosi alle spalle i ricordi di spiagge, sole e relax. Eppure, grazie allo smartworking, si potrebbe lavorare a distanza in luoghi di vacanza. Il 54% delle aziende continuerà infatti a sfruttare lo smartworking anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria e con il nuovo lavoro agile si fa largo il fenomeno della workation, termine nato dall’unione delle parole inglesi “work” e “vacation” e che indica appunto lo svolgimento del proprio lavoro in un luogo di vacanza.
Per venire incontro alle esigenze dei lavori agili, molte strutture hanno implementato o migliorato i propri servizi digitali e le reti internet a disposizione degli ospiti o hanno dato vita a iniziative esclusivamente dedicate a chi lavora in smartworking. Tra questi ci sono per esempio quelle di alcuni campeggi, come le strutture del Club del Sole: il gruppo ha messo a punto la formula “Smart Working Village”, pensata per chi ha necessità di continuare la propria attività lavorativa ma non vuole rinunciare a vivere una vacanza all’aria aperta con la famiglia. Per questo sono state predisposte comode mobilhome immerse nella natura, con in più fondamentali servizi aggiuntivi per lo smart working come servizio di food delivery, soluzioni per open air meeting e servizio stampa, ideali anche per le aziende che vogliono conciliare la produttività con il benessere dei propri dipendenti.
Il Camping Village Eurcamping a Roseto degli Abruzzi (TE) ha invece predisposto aree ad hoc per gli smart worker e potenziato la linea Wi-Fi così da consentire agli ospiti di connettersi con tutta facilità direttamente dal terrazzino dei loro alloggi. Ad assecondare il trend anche il Camping Europa Silvella di San Felice del Benaco (BS), sulle sponde del Lago di Garda, che ha predisposto alcuni degli alloggi al lavoro agile, predisponendo il Wi-Fi interno. “Abbiamo lanciato l’iniziativa dello smart working già lo scorso anno e quest’anno qualcuno è tornato con entusiasmo. – racconta Andrea Giustacchini, Campsite Manager presso Camping Europa Silvella – I numeri possono ancora crescere in tal senso, crediamo sia un trend che si rafforzerà sempre di più”.
Tra le possibili mete preferite anche le località con le spiagge più belle e pulite d’Italia, ovvero le Bandiera Blu, il riconoscimento assegnato dalla FEE (Foundation for Environmental Education) ai comuni attenti alla qualità delle acque, ai servizi offerti e alla gestione ambientale. A questo riguardo, Abitare Co. ha analizzato i prezzi in 77 località turistiche balneari che hanno ottenuto la tanto ambita dove poter unire attività lavorativa e relax.
Per affittare un bilocale nelle località Bandiere Blu, il prezzo medio è di 630 euro a settimana nel periodo tra fine agosto e inizio settembre, ma con prezzi che variano sensibilmente in base alle zone. Si va dai 380 euro a Menfi (Agrigento), Praia a Mare (Cosenza) e Petacciato (Campobasso) fino a 1.000 euro a Santa Margherita Ligure (Genova), Levanto (La Spezia), Positano (Salerno) e Anacapri (Napoli). La più costosa è Lerici (La Spezia), con un costo di 1.120 euro a settimana. Rispetto allo stesso periodo di cinque anni fa, però, in media i prezzi sono aumentati del +29%, con punte che arrivano a +171% a Cattolica (Rimini), +153% a Cervia (Ravenna), +142% a Caorle (Venezia) e +133% a Eraclea (Venezia). Al contrario, a Follonica (Grosseto) si è registrato il calo dei prezzi più marcato (-18%), seguita da Ispica (Ragusa) con -17%, Palau (Sassari) e Pietrasanta (Lucca) entrambe con -16%.