De Magistris sfida Salvini: per Napoli moneta aggiuntiva a euro e cancellazione debito
“Una moneta aggiuntiva all’euro per dare forza a Partenope”. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris fa parlare di sé anche all’estero per la sua trovata. In un post su Facebook, De Magistris illustra la sua idea:
È venuto il momento di accelerare, in modo forte e radicale, sull’autonomia della Città di Napoli, come si addice ad una Città che è una Capitale nel Mondo, oltre che del Mezzogiorno d’Italia. È dal 1861 che abbiamo dato, come si dice dalle nostre parti. Prima le casse del Banco di Napoli – che oggi di Napoli non ha più nulla – per risanare i debiti dei savoiardi; poi i meridionali in prima linea sul Piave nella grande guerra per difendere la Nazione; poi la liberazione dal nazifascismo che ha visto Napoli – nelle quattro giornate del 1943 – essere la prima città d’Europa, con una rivolta popolare, a liberarsi – prima dell’arrivo degli alleati – del più potente esercito del mondo, quello tedesco, coadiuvato dai fascisti italiani; poi l’enorme contributo dei meridionali nelle fabbriche del Nord nello sviluppo post bellico, a cominciare dalla Fiat; quindi le profonde ed ignobili discriminazioni che, da quarant’anni, vengono messe in atto nelle scelte politiche ed economiche dei Governi che hanno guidato il nostro Paese”.
Il post di De Magistris continua:
“Noi crediamo che il riscatto del Sud non passa dalla questione meridionale lasciata ai potentati che governano a Roma, ma dall‘autodeterminazione dei popoli del Sud che, attraverso il senso di appartenenza alla loro Terra, devono lottare per emanciparsi nella conquista dei diritti. Napoli ha dimostrato che, anche da soli, ostacolata dai poteri centralistici ed autoritari, pur tra difficoltà e sofferenze, ci si può riscattare alla grande, con le mani pulite, contro Governi ingiusti ed arroganti, con la forza del diritto costituzionalmente orientato che si connette con le masse popolari sempre più protagoniste e non più supine al potere locale che andava a braccetto con quello nazionale. Napoli, quindi, ribelle al Sistema ed ubbidiente ai valori costituzionali. Resistiamo con sempre maggiore orgoglio popolare, con il riscatto e la rinascita della Città, con umanità senza limiti, con passione profonda e ritorno ad un’aria sempre più da Città Capitale. Ed allora di fronte ad un Governo ad evidente trazione anti-meridionale, di fronte al rafforzamento dell’asse Lombardo-Veneto per l’attuazione del referendum autonomista – già lavorano per dirottare la gran parte delle risorse verso i ricchi, dando elemosine al Sud, magari con la veste ingannevole di un pseudo reddito di cittadinanza – noi dobbiamo lanciare una sfida storica, mai pensata ed attuata sinora”.
Dito puntato contro la Lega:
“La Lega ed i suoi accoliti agiscono con odio verso il Sud, con azioni discriminatorie, con pratiche all’insegna della disuguaglianza. Noi non dobbiamo pagarli con la loro stessa putrida moneta. Ma dobbiamo lavorare alacremente per rafforzare la coesione nel nostro Paese, valorizzando autonomie e differenze. Italia unita nelle sue differenze. Sfidiamo il Ministro Salvini e l’intero Governo sul tema dell’Autonomia. Siamo stanchi di ingiustizie e sopraffazioni. Autonomia del Sud non contro il Nord, ma per costruire un Paese in cui cessino finalmente le discriminazioni. Noi non odiamo i settentrionali, anzi, a differenza, invece, di chi odia i meridionali. Nelle prossime settimane per dimostrare che continuiamo a fare sul serio e che non si tratta di mera propaganda meridionalista, approveremo tre delibere. La prima. Napoli Città Autonoma, un manifesto politico concreto sull’autonomia della Città. La seconda. Cancellazione del debito ingiusto. Il debito contratto dallo Stato, in particolare nelle gestioni commissariali post-terremoto ed emergenza rifiuti, noi non lo riconosciamo. Lo cancelliamo dal nostro bilancio. Quei debiti non sono stati contratti dalla Città e dai napoletani, anzi noi siamo vittime ed andremmo semmai risarciti, altro che pagare il debito agli usurpatori! Se oggi non avessimo quel debito frutto delle più invereconde collusioni tra politica, affari e criminalità organizzata, potremmo avere più autobus, più spazzatrici, più asfalto per le buche, più qualità della vita ed altro ancora. La terza. Realizzazione di una moneta aggiuntiva all’euro per dare forza a Partenope. Tre impegni, tre fatti, a breve. Vediamo se anche questo Governo ci ostacolerà!”.
De Magistris conclude:
“Poi anche altro. Una Città che torna sempre più Capitale – già lo siamo oggi per cultura, turismo, creatività, umanità – può anche ambire a forme originali ed innovative di azionariato popolare. Questo vale per i beni comuni, ma anche per quelli pubblici, compresi quelli sportivi. Napoli, nella sua Storia, ha dimostrato di volere e sapere scrivere la Storia. Sono certo che nei prossimi anni la Città sarà sempre più all’avanguardia, sempre più Capitale, per merito dei suoi abitanti e di quelli che, anche se non sono napoletani, amano la nostra Città. Se il Popolo vorrà e lotterà avremo una Città anche sempre più efficiente, vi sarà sempre più benessere per tutte e tutti, in libertà ed autonomia, senza i lacci di nessun padrone. Autonomia è potenza, democrazia è anche partecipazione alla rivoluzione. Il momento giusto è adesso. E vediamo se il separatista che urlava prima il Nord e contro Napoli e i napoletani oggi ostacolerà questo progetto di autonomia dal suo scranno di Ministro dell’Interno. Noi, a prescindere, come sempre, andremo avanti, ed attueremo l’Autonomia, sempre per e mai contro!”
Nel mese di maggio, si è parlato molto della proposta sui minibot dell’attuale presidente della Commissione bilancio della Camera, Claudio Borghi. In un’intervista rilasciata a La Verità Web, Borghi aveva spiegato nuovamente il proprio progetto, che aveva scatenato i timori della stampa estera, in particolare del Financial Times.
Borghi aveva parlato del suo progetto di minibot come dell’uovo di Colombo, ovvero di un “sistema intelligente per rendere utilizzabile un credito che per ora non lo è”.
“Hai un credito Iva? Il fisco ti deve dei soldi? Non sei ancora riuscito a incassare gli importi che ti spettano per le ristrutturazioni che hai fatto? Sei una delle tantissime imprese che vantano crediti per lo Stato?”, aveva spiegato, rifiutando tuttavia la definizione di minibot come di moneta parallela all’euro:
“E chi lo dice, scusi? -aveva replicato – Già adesso esistono forme di controvalore che i cittadini scambiano e impegnano, normalmente, nella vita di tutti i giorni. Ad esempio, cos’è un ticket restaurant, se non un titolo garantito con cui si possono comprare delle cose?”. QUI la spiegazione sui minibot di Claudio Borghi.
A questo punto, si attende la proposta di Luigi De Magistris su questa moneta aggiuntiva che dovrebbe essere propria di Napoli.