Debito pubblico sale ancora a marzo, sfondata quota 2.650,9 mld
Il debito pubblico italiano continua a salire a marzo. Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia, il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 6,9 miliardi di euro a marzo rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.650,9 miliardi. Il dato di febbraio è stato pari a 2.643,8 miliardi. “L’aumento è dovuto al fabbisogno (25,3 miliardi), che ha più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (18,3 miliardi, a 84,6); l’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha ridotto il debito per 0,1 miliardi”, spiega Bankitalia presentando la pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 7,7 miliardi mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 0,8 miliardi; il debito degli enti di previdenza è rimasto invariato.
Guardando in prospettiva, secondo le stime di Mazziero Research, il 2021 terminerà in una forchetta compresa tra 2.652 e 2.715 miliardi di euro. Si precisa che “le stime al momento non considerano i finanziamenti che potrebbero arrivare da Bruxelles nell’ambito del programma Next Generation EU”.
Entrate tributaria ancora in salita
Nel mese di marzo le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 30,1 miliardi di euro, in aumento del 9,8% (2,7 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2020 (che era stato influenzato, tra l’altro, dagli slittamenti d’imposta disposti dal DL ‘cura Italia’). Lo rende noto la Banca d’Italia Nel primo trimestre dell’anno le entrate tributarie sono state pari a 96 miliardi, in aumento dell’1,1% (1 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Unc: superata soglia record di 101 mila euro a famiglia
“Nuovo primato in valore assoluto del debito pubblico. Inoltre, per la seconda volta nella storia si è superata la soglia simbolica di 100 mila euro di debito a famiglia, battendo il precedente record di febbraio 2021 e arrivando a 101 mila e 208 euro”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc). “Anche calcolando il debito ad italiano, si raggiunge un nuovo traguardo. Se, infatti, consideriamo la popolazione residente, è come se ogni italiano avesse un debito di 44 mila e 735 euro, un valore superiore a ogni precedente”, conclude Dona.