Def: Padoan punta su ulteriore rafforzamento crescita, Upb storce naso su stime Pil 2018
Nello stesso giorno in cui l’Istat ha corretto al ribasso i dati di crescita per il secondo trimestre (+0,3% t/t rispetto al +0,4% precedentemente annunciato), il ministro Padoan mostra un convinto ottimismo circa le prospettive per la congiuntura tricolore. “Ci sono le condizioni per un ulteriore rafforzamento della crescita nel terzo trimestre”, ha detto il ministro dell’Economia nel corso dell’audizione sulla Nota di aggiornamento al Def.
Padoan ha fatto anche riferimento al miglioramento continuo del mercato del lavoro con circa 1 milione di posti di lavoro in più rispetto ai minimi toccati nel settembre 2013.
Marcia in più con manovra 2018
Guardando più in avanti il numero uno di via XX Settembre ha sottolineato come l’insieme degli interventi predisposti con la Manovra 2018 produce un impatto netto positivo per la crescita e si stima incremento del tasso di crescita del Pil di 0,3 punti percentuali nel 2018-2019.
La Manovra 2018 conterrà misure selettive per dare ulteriore slancio alla crescita con un occhio di riguardo ai giovani. Su un totale di misure per 19,6 miliardi di euro, le coperture ammontano a 8,6 mld e verranno assicurate per 0,3 punti percentuali di Pil (5,12 miliardi nel 2018) da entrate aggiuntive e per 0,2 punti (3,5 miliardi) da tagli di spesa. Per quanto riguarda le nuove entrate, sono allo studio misure volte a ridurre l’evasione di alcune imposte, in particolare le indirette.
Anche Bankitalia vede margine per crescita più robusta
Cauto ottimismo sul fronte crescita anche da parte di Bankitalia. Il vice direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, durante un’audizione in Senato sulla nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def), ha sottolineato come le proiezioni contenute nel Bollettino economico in luglio prefigurano una crescita del Pil dell’1,4 per cento nel 2017 e di poco meno nei due anni successivi, ma “le informazioni resesi disponibili nelle ultime settimane suggeriscono che il risultato per l’anno in corso potrebbe anche essere leggermente migliore”.
Upb vede rischi legati a raggiungimento target crescita per 2018
Nell’ambito dell’esame preliminare della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (DEF), l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) ha validato il quadro programmatico 2017-18 pure in presenza di un rischio di revisione al ribasso per il 2018, anno nel quale la previsione di crescita reale del Governo (1,5 per cento) si colloca al di sopra del limite superiore (1,3 per cento) delle stime formulate dal panel Upb (composto, oltre che dallo stesso Upb, da CER, Prometeia e REF.ricerche). Nel corso dell’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, il presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), Giuseppe Pisauro, ha però rimarcato che nella valutazione complessiva l’Upb ha tenuto conto di tre elementi che contribuiscono a ridimensionare i rischi di sovrastima della previsione del Governo: in primo luogo la possibilità della continuazione di una ripresa vivace nella seconda metà di quest’anno e dei conseguenti effetti di trascinamento per il 2018; in seconda battuta l’accettabilità della quantificazione relativa all’impatto della manovra di finanza pubblica sulla crescita del PIL; infine la plausibilità dell’evoluzione del PIL nominale (+3,1 per cento il prossimo anno), variabile che più direttamente impatta sull’andamento della finanza pubblica. “Il disallineamento del tasso di crescita del PIL reale 2018 rispetto al panel Upb pone in luce, tuttavia, la presenza nella previsione di un elevato fattore di rischio”, rimarca Pisauro.