Di Maio promette 1 miliardo a famiglie, Tridico (INPS) preannuncia reddito cittadinanza ai senza lavoro
Elezioni europee alle porte, boom di promesse da parte del M5S di Luigi Di Maio, che preannuncia un decreto legge per dare un miliardo alle famiglie e un allargamento del reddito di cittadinanza a chi ha perso un lavoro. Mentre le schermaglie con la Lega di Matteo Salvini continuano, il vicepremier pentastellato promette di tutto e di più, garantendo anche che l’Iva, con questo governo, non aumenterà:
“Avevo promesso a marzo che l’Iva non sarebbe aumentata nel 2018 e non è aumentata. Ve lo prometto qui che non aumenterà neppure nel 2019. In un paese in cui ci sono 300 miliardi di euro di evasione fiscale i soldi per disinnescare qualche decina di miliardi di euro di Iva si trovano e li troviamo, sopratutto dai grandi evasori che non sono solo a livello italiano. L’Iva non aumenta, non deve aumentare e non si fanno giochi”.
In occasione della Festa della mamma, il vicepremier ha pubblicato ieri su Facebook un lungo post di promesse rivolte alle famiglie: ben 1 miliardo di interventi a favore di diverse iniziative, per l’appunto, come quella che prevede il dimezzamento delle rette per gli asili, e anche misure a favore delle donne, contro il gender gap, e per aiutare le mamme.
“Ora stiamo lavorando per mettere nero su bianco su un decreto legge” la destinazione del miliardo recuperato dal reddito di cittadinanza alle famiglie – ha detto il vicepremier – Tra le misure ci saranno “dimezzamento delle rette degli asili nido; sconti sui pannolini, sulla baby sitter; soldi a chi fa figli, con la proposta di dare ai genitori un assegno unico mensile”.
Di Maio si è rivolto “a tutte le forze parlamentari, opposizioni incluse”, affinché venga aperto “subito un tavolo di lavoro”, facendo notare, anche, che “le donne sono spesso penalizzate in termini di promozioni e bonus a causa delle loro assenze per far fronte alle responsabilità familiari e bisogna cambiare rotta”. Dunque, via alle misure “per rivedere il sistema di welfare”, per superare “il gender pay” e “una concezione tradizionale del ruolo delle donne nella società e una visione stereotipata delle aspirazioni”.
Continuando, il vicepremier ha rilevato che “c’è una cultura aziendale maschile e, purtroppo, c’è persino la maternità che contribuisce all’ampliamento del divario retributivo”.
A suo avviso è necessario dunque “incentivare le aziende ad assumere donne attraverso l’introduzione di sgravi contributivi; detassare i redditi da lavoro femminile”, portare “il congedo parentale per il padre alla stessa durata di quello della madre” per “azzerare le discriminazioni già in fase di colloquio, momento in cui la donna si ritrova ‘discriminata’ per possibili gravidanze”.
Di Maio ha proposto anche una ulteriore “proroga di opzione donna” già utilizzata da “oltre 11.000 donne”.
A proposito di reddito di cittadinanza, il numero uno dell’Inps Pasquale Tridico ha affermato inoltre, in un’intervista a La Stampa pubblicata oggi, che l’ente previdenziale è pronto ad allargare il reddito di cittadinanza a chi ha da poco perso il lavoro.
“La bozza di provvedimento è sul mio tavolo – ha detto Tridico – spero possa essere discussa in parlamento al più presto, forse già alla fine di questo mese. Si potrà fotografare il reddito concorrente e ciò permetterà ai disoccupati in particolari situazioni, percettori di sussidio di disoccupazione o disoccupati da oltre 18 mesi, di accedere al reddito“.
Riguardo alle richieste sul reddito di cittadinanza, Tridico ha reso noto che “nei primi due mesi sono arrivate più di un milione di domande. L’ultimo dato a mia disposizione, che le anticipo, ne conta precisamente 1.125.396, circa 120mila in più del 30 aprile. Ciò significa che le richieste procedono a un ritmo di mille al giorno. La percentuale di quelle accolte dovrebbe aggirarsi attorno al 75 per cento”, con un assegno medio che è pari a 520 euro.