Finanza Notizie Italia Di Maio: ‘se cambiamo deficit 2,4% per 2019 squali ci azzannano’. Intanto Cottarelli attacca reddito cittadinanza finanziato con deficit

Di Maio: ‘se cambiamo deficit 2,4% per 2019 squali ci azzannano’. Intanto Cottarelli attacca reddito cittadinanza finanziato con deficit

7 Ottobre 2018 10:34

Il piano B non esiste, questa manovra noi la vogliamo discutere con le istituzioni europee. Loro non sono d’accordo con il nostro livello di deficit, però se è vero che sono aperti al dialogo anche noi lo siamo. C’è tutta la volontà di spiegare la manovra del popolo, che ripaga la gente di tanti torti e ruberie“. Lo dice, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il vicepremier Luigi Di Maio, dopo la notizia relativa alla decisione dell’Unione europea di bocciare il Def del governo M5S-Lega.

Nel negare la presenza di un piano B, Di Maio afferma anche che “per me l’appartenenza all’Unione europea non è in discussione così come non è in discussione l’uscita dall’euro. È la Commissione che ha sei mesi di vita, dopodiché nessuno di questi soggetti farà più il commissario”.

“Con il premier (Giuseppe Conte) mi confronto sempre e siamo d’accordo – ha precisato il vicepremier, rispondendo alla domanda sulla possibilità che a essere corretta dal governo sia anche la soglia del 2,4% del deficfit-Pil per il 2019 (possibilità che sarebbe al vaglio del presidente del Consiglio e anche di Giancarlo Giorgetti) – Non so se Giorgetti ha cambiato idea. Ma a me interessa l’opinione di Salvini, con il quale ci siamo detti che non si torna indietro. Se andiamo in Parlamento con l’idea di cambiare il 2,4 di deficit, gli squali sentono il sangue e azzannano. Non c’è un piano alternativo”.

Intanto, intervenendo a #IdeeItalia, la convention di Forza Italia organizzata a Milano dalla capogruppo azzurra Mariastella Gelmini, l’ex commissario alla Spending Review Carlo Cottarelli si è accanito ieri contro il reddito di cittadinanza del M5S e contro il vicepremier pentastellato. E ancora di più contro il lancio di una misura come il reddito di cittadinanza che verrebbe finanziata con il deficit:

“I soldi per far star meglio gli italiani vengono dagli italiani stessi. Se lo si vuole fare non aumentando le tasse, non tagliando la spesa, ma prendendo i soldi a prestito, è un controsenso. Se voglio introdurre il reddito di cittadinanza, che non credo sia un’idea particolarmente brillante, e voglio che sia una misura stabile, la finanzio con i soldi presi a prestito? E’ un controsenso, devo finanziarlo o tagliando altre cose oppure aumentando le tasse“.

Ancora, nel commentare le parole del vicepremier pentastellato, Cottarelli afferma che “Quello che dice Di Maio è vero soltanto in parte”.

Ovvero?

“Guardando i dati si vede che un deficit del 2,4% è più o meno nella media degli ultimi anni, il problema è che il deficit stava scendendo e adesso riprende a crescere, questa è la diversità. Nel 2017, il deficit è stato tenuto alto dal fatto che c’è stata la ricapitalizzazione delle banche venete, che è un evento una tantum, senza di quello sarebbe stato ancora più basso. Questo è il primo fatto: il deficit stava scendendo e ora riprende a salire”. 

“La differenza grande con il passato – ha continuato il numero uno dell’Osservatorio dei Conti Pubblici – è che mentre in tutti i piani precedenti si diceva ‘nei prossimi tre anni miglioreremo i conti, raggiungeremo nei tre anni il pareggio di bilancio, che ci è chiesto dall’Europa e dalla nostra Costituzione’, adesso si dice ‘lasciamo perdere’. Non c’è neanche l’intenzione di raggiungere il pareggio di bilancio e di aumentare il nostro avanzo primario. Non c’è nessuna riduzione del deficit strutturale“.