Di Maio su flat tax: ‘Ben venga ma coperture le trovi la Lega. Inaccettabile togliere bonus Renzi’
Tensioni nel governo dopo l’incontro del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini con i sindacati. Ma non solo. Mentre il ministro dell’economia Giovanni Tria afferma di non credere di essere stato scavalcato da Salvini, arriva l’alt di Luigi di Maio all’ipotesi di attingere al bacino che finanzia il bonus da 80 euro di Renzi, per finanziare la flat tax.
“Per una volta le coperture le deve trovare la Lega e non noi -dice Di Maio, parlando a margine dell’inaugurazione del nuovo Hub di Poste Italiane a Bentivoglio – Io voglio abbassare le tasse per gli italiani e per me bisogna iniziare dall’abbassamento del cuneo fiscale agli italiani, che significa permettere ai cittadini che danno lavoro agli imprenditori di poter assumere più persone”.
Il ministro dello Sviluppo economico non si dice contrario alla flat tax tanto voluta dall’altro vicepremier:
“Se si vuole fare la flat tax ben venga”, ma “l’unica cosa che non ho visto ancora sono le coperture, io sono fiducioso sul fatto che la Lega produca le coperture per la flat tax e sul fatto che la flat tax debba essere per il ceto medio”.
“L’unica cosa che non voglio -continua – è che si tolga da una parte per mettere dall’altra. Io non sono affezionato agli 80 euro ma quelli non erano soldi di Renzi, quelli sono soldi degli italiani e se si dice ai cittadini ti tolgo 80 euro per fare la flat tax o peggio ti aumento l’iva per fare la flat tax, per me questo è inaccettabile”.
Viene naturale pensare ironicamente a quando il vicepremier pentastellato, nel 2017, parlando della questione degli sbarchi in Italia, affermava che Renzi aveva venduto l’Italia per 80 euro, definendo il bonus “qualche spicciolo”. Nel video, Di Maio accusava tra l’altro anche la Lega per la gestione dell’immigrazione.
Un monito a Di Maio viene lanciato a tal proposito dall’Unione nazionale dei consumatori, che emette la seguente nota riprendendo le sue frasi:
“Luigi Di Maio ha dichiarato: “l’unica cosa che non voglio è che si tolga da una parte per mettere dall’altra” e “se si dice ai cittadini ti tolgo 80 euro per fare la flat tax o peggio ti aumento l’Iva per fare la flat tax, per me questo è inaccettabile”. “Bene, ottima notizia – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Siamo comunque contro la flat tax, dato che preferiremmo abbassare le tasse solo alle famiglie più in difficoltà, fosse anche solo per i 2.364 miliardi di debito pubblico, ma farla finanziandola con il taglio dei 9,4 miliardi destinati al bonus di 80 euro sarebbe stato ancor più inaccettabile“.
E questo, “non solo perché sarebbe stato il solito giochino delle 3 carte, ma perché sarebbero stati penalizzati i redditi sotto i 24 mila euro, ossia proprio quelli che faticano ad arrivare alla fine del mese”.
Per concludere l’associazione ha sottolineato che “anche con misure compensative e la clausola di salvaguardia di essere opzionale, dando cioè al contribuente la facoltà di scegliere tra il vecchio ed il nuovo sistema fiscale, i beneficiari del bonus di 80 euro sarebbero stati comunque quelli con minori vantaggi rispetto agli altri. Insomma, un’ingiustizia bella e buona”.
Il bonus di Renzi, lanciato nel 2014, spetta a tutti i lavoratori dipendenti che guadagnino meno di 24mila euro lordi all’anno.
Vale la pena sottolineare ancora quanto la misura sia stata criticata negli anni da Di Maio, che arrivò a definire il bonus di Renzi nel corso degli anni “una mancetta elettorale” e una misura che non aveva fatto nulla per sostenere l’economia.