Di Maio tranquillizza su piano B, ma è pronto a barricate con Ue su migranti e politica economica
L’uscita dall’euro non è in discussione, ma l’Italia è pronta ad alzare la voce in sede UE sulle questioni chiave. Il vice premier Luigi Di Maio è intervenuto a seguito della nuova polemica sollevata dalle parole del ministro degli affari europei, Paolo Savona (“La mia posizione del piano B è essere pronti a ogni evento”).
Il leader pentastellato ha precisato che il governo non sta lavorando a un piano per l’uscita dall’euro e “non possiamo immaginarlo nemmeno per un attimo”. Di Maio, intervenuto questa mattina a Omnibus su La7, ha ribadito che non è nelle intenzioni del governo uscire dall’euro, “se poi gli altri cercheranno di cacciarci non lo so, ma questo non è nostra volontà, ne’ metteremo gli altri nelle condizioni di farlo”.
Ok a incontro Savona-Draghi, serve nuovo statuto Bce
Sempre sulle parole di Savona, circa l’intenzione di incontrare Draghi, il vice premier ha avallato tale eventualità. “Spetta anche al ministro dell’Economia, ma noi abbiamo individuato un ministro degli affari europei che ha pieni poteri di dialogo in Europa”, ha detto Di Maio. Sponda al ministro degli affari europei anche sul fronte riforma della Bce: “Se siamo nell’Unione Monetaria, la Bce deve agire realmente come una banca europea, cambiando lo statuto in modo da atteggiarsi veramente da banca centrale”.
Di Maio promette battaglia da settembre anche su politiche economiche
Luigi Di Maio lancia poi un nuovo avvertimento all’Europa con il governo che è pronto a mettere le barricate soprattutto sul fronte migranti utilizzando anche il potere di veto. Il vice premier ha sottolineato che “se gli altri Paesi vogliono proporre all’Italia un accordo secondo cui chi è arrivato in Italia per prima volta e poi è riuscito magari a scappare in Germania ce lo vogliono rimandare in Italia, ricordo che il Parlamento europeo prevedeva la redistribuzione a cui non è stato dato seguito”.
Di Maio non usa mezzi termini e ha avvisato i partner europei che troveranno “un muro di cemento armato” se vorranno continuare con le politiche migratorie degli ultimi 10 anni. E lo stesso atteggiamento ci sarà da settembre sulle politiche economiche.
Di Maio parla anche di rapporti di forza all’interno dell’Unione considerando le difficoltà attuale di altri governi. “Il governo dell’Italia oggi è quello più forte dell’Unione Europea perchè continuiamo a salire nel consenso. Di contro la Germania ha in atto una crisi di governo, Macron perde consensi in Francia e la Spagna ha un governo momentaneo”.