Donne più propense agli investimenti sostenibili, ma anche più caute in tema di rischio
Donne più sensibili ai temi ambientali, sociali e di governance e dunque più propense a investire nella finanza sostenibile, attraverso i cosiddetti prodotti SRI (dall’inglese Sustainable and Responsible Investment). E’ ciò che emerge dall’indagine “Donne e finanza sostenibile” condotta dal Forum per la Finanza Sostenibile e da Doxa e presentata in occasione della settimana SRI, che si è aperta ieri.
Oltre il 70% degli investitori ritiene che le tematiche ESG (dall’inglese Environmental, Social and Governance) siano importanti in ambito finanziario, ma tra le donne la tendenza sale al 77%. In particolare, le scelte d’investimento delle risparmiatrici italiane risultano più influenzate rispetto agli uomini dagli elementi sociali legati alle questioni di genere. Per esempio, la presenza di programmi dedicati alla conciliazione lavoro/famiglia e di politiche del personale volte a garantire le pari opportunità nelle imprese sono considerate rilevanti dal 76% delle intervistate contro, rispettivamente, il 63 e il 60% degli uomini.
Donne più caute e aderenti al consiglio degli esperti
Ma non solo. La prudenza è l’elemento che caratterizza la gestione del risparmio, soprattutto tra le donne: infatti, il 59% delle intervistate predilige investimenti a basso rischio (10 punti percentuali in più rispetto agli uomini). Più accentuata è anche la propensione ad affidarsi alla consulenza degli esperti: una risparmiatrice su due investe solo in
prodotti consigliati; per gli uomini la quota scende al 39%. Tra i fattori determinanti le scelte d’investimento, le
risparmiatrici attribuiscono maggiore importanza rispetto agli uomini al consiglio del consulente finanziario (84%
vs 72%) e alla compatibilità con i propri valori (76% vs 67%).
Grande interesse, ma informazione ancora scarsa
Nonostante il grande interesse per la finanza sostenibile, c’è ancora molto lavoro da fare sull’educazione e lìinformazione. Appena un quarto dei risparmiatori dichiara infatti di conoscere i prodotti SRI; quasi la totalità del campione (90%) giudica inadeguato il grado di informazione sulla finanza sostenibile da parte di media, istituzioni e operatori finanziari. Queste tendenze sono trasversali rispetto al genere, vale a dire riguardano sia gli uomini sia le donne. Il mercato presenta un significativo potenziale inespresso: l’84% di chi non ha consapevolezza dei prodotti SRI o non ne possiede vi investirebbe parte dei propri risparmi. Inoltre, tra coloro che conoscono i prodotti SRI, circa la metà dichiara di essere interessato alla sottoscrizione, ma di non aver mai ricevuto proposte commerciali
in tal senso.