Dossier Mercatone Uno: oggi al centro del tavolo del Mise. Landini: urgente assicurazioni su salvaguardia posti lavoro
Nel fine settimana caldo delle elezioni europee nel Governo piomba la notizia del fallimento di Mercatone Uno. Una notizia che gli oltre 1.800 lavoratori del marchio dell’arredamento di Imola, storico sponsor della squadra del campione di ciclismo Marco Pantani, hanno appreso dai social, via Facebook e whatsapp nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 maggio. “Non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda”, ha spiegato Luca Chierici, segretario della Filcams di Reggio Emilia. I sindacati hanno ufficializzato che con una sentenza di giovedì 23 maggio, il Tribunale di Milano ha decretato il fallimento della Shernon, azienda che aveva acquisito la scorsa estate da Mercatone Uno in Amministrazione Straordinaria ben 55 punti vendita e ad aprile la società aveva fatto domanda di ammissione al concordato preventivo. Una decisione che il Tribunale ha preso dopo avere riscontrato un indebitamento complessivo di 90 milioni maturato in soli 9 mesi dall’acquisizione avvenuta la scorsa estate (con perdite gestionali fisse di cinque-sei milioni al mese).
“La misura è stata necessaria e voluta dal Tribunale di Milano per venire incontro alle richieste dei fornitori e per preservare l’azienda da un dissesto maggiore”, scrive nei giorni scorsi “Il Sole 24 Ore“, sottolineando che “in questo modo la curatela ha riconsegnato l’azienda all’amministrazione straordinaria e i commissari hanno riaperto discussioni con soggetti potenzialmente interessati ai 55 punti vendita”. Secondo quanto si apprende dal quotidiano finanziario, tre gruppi starebbero visionando il dossier e uno di questi sarebbe spagnolo.
Il dossier al Mise
È stato così anticipato il tavolo ministeriale su Mercatone Uno previsto in un primo momento il 30 di maggio. In una nota del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), arrivata nel pomeriggio di sabato 25 maggio, si legge “la chiusura calpesta la dignità dei lavoratori”. Il Mise e il vicepremier Luigi Di Maio “prendono atto con estrema preoccupazione del fallimento dichiarato dal Tribunale di Milano della Shernon Holding, società di proprietà al 100% della maltese Star Alliance Limited, e della successiva chiusura dei punti vendita in tutta Italia”. “È prioritario – si legge – salvaguardare i livelli occupazionali e gli asset e verificare le responsabilità della proprietà – designata il 18 maggio 2018 prima dell’insediamento del Governo – in merito alla gestione di quest’ultimi. La priorità assoluta sono i circa 1800 lavoratori coinvolti, a cui oggi è stata calpestata la dignità. Vista la delicatezza della questione si attendono tutti i rilievi del Tribunale per capire puntualmente come dare risposte immediate”.
I sindacati
Per il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, la convocazione al Mise dei sindacati, dell’azienda, dei commissari fallimentari e del curatore fallimentare di Shernon deve essere il primo passo per trovare una soluzione al fallimento della società proprietaria di Mercatone Uno e mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità. “Gli accordi – aggiunge il numero uno della Cgil – vanno sempre rispettati, a maggior ragione se vengono presi di fronte al governo che è garante delle promesse fatte da un’azienda, che non può permettersi di prendere in giro lavoratori e ministero”. Landini definisce “vergognoso” che 1800 lavoratori e le loro famiglie siano venute a conoscenza del fallimento via Facebook. “Adesso è urgente avere assicurazioni sulla salvaguardia dei posti di lavoro e preservare il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie”.
“La chiusura di Mercatone Uno è un fatto grave ed inquietante”. È quanto di legge in un tweet di Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl. “Non si può scaricare su migliaia di lavoratori e sulle loro famiglie una gestione aziendale a dir poco scandalosa – aggiunge -. Il Governo ha il dovere di intervenire per tutelare l’occupazione e la dignità dei lavoratori”.
I primi passi, il successo con il ciclicmo fino al fallimento con Shernon Holding
E’ nell’agosto 2018 che Shernon Holding acquisisce il marchio e si prepara a rilanciare i punti vendita di Mercatone Uno distribuiti in tutta Italia. Sembrano esserci tutti i pressupposti per scrivere una nuova pagina. Sul sito di Mercatone Uno, alla voce “chi siamo” campeggiano ancora i buoni propositi: “Un marchio con 35 anni di storia acquisito oggi da una nuova proprietà, il gruppo Shernon Holding, pronto a rilanciare il brand con competenza ed entusiasmo“.
In una nota ufficiale dello scorso novembre, quindi solo 7 mesi fa, si leggeva: “Inizia una nuova era per Mercatone Uno: nuova proprietà, nuova leadership e posizionamento, rinnovate competenze ed ambizioni costituiscono i presupposti per il rilancio sul mercato di un brand che ha fatto la storia del retail made in Italy”. Scorrendo tra le righe del comunicato si legge ancora: “sul piano della crescita, l’obiettivo che Shernon Holding si è data nel piano industriale è raddoppiare il fatturato in 4 anni, portandolo a 500 milioni di euro al 2022”.
Nel 1975 la società muove i primi passi con Romano Cenni che lancia Siel (Società Italiana Elettronica) per la vendita di radio, televisori ed elettrodomestici. Inizia poi a svilupparsi nella vendita al dettaglio, specializzandosi negli elettrodomestici, nella vendita del mobile e complementi d’arredo. Tre anni più tardi, nel 1978, viene fondato il primo punto vendita del gruppo, il Mercatone Germanvox, con sede a Toscanella di Dozza, in Emilia-Romagna. Negli anni ’80 il vero e proprio sviluppo del marchio con l’inaugurazione di diversi punti vendita sotto l’insegna Mercatone Uno. La crescita degli anni successivi è notevole e porta il marchio a raggiungere l’intero territorio nazionale arrivando a oltre 90 punti vendita, fatta eccezione per Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna.
Il nome del Mercatone Uno è legato in maniera indissolubile a quella del campione di ciclismo Marco Pantani. È nel 1997 che Pantani si trasferisce alla nuova Mercatone Uno, squadra patrocinata da Romano Cenni e costruita intorno al romagnolo per puntare ai grandi giri. E il ricordo va alla maglia giallo-blu indossata dal campione romagnolo, che nel 1998 segna la doppietta vincendo il Giro d’Italia e il Tour de France. Un grande legame ricordato dalla biglia di Pantani che si trova davanti al centro direzionale dell’azienda a Imola, nella torre situata accanto all’Autostrada A14.